Genova. Restano gravissime le condizioni del bimbo di Marika Galizia, la donna di 27 anni morta di parto la notte tra martedì e mercoledì nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Paolo di Savona.
Il piccolo dall’alba di ieri è ricoverato all’ospedale Gaslini in condizioni critiche.
“E’ sempre in prognosi riservata, è stabile nella sua gravità, in totale dipendenza da supporti per mantenere le sue attività vitali” si legge nel bollettino medico emesso dalla direzione dell’ospedale pediatrico Gaslini.
La giovane donna sarebbe morta a causa di un’embolia polmonare. “Un evento raro e drammatico” aveva spiegato ieri il direttore di Alisa Filippo Ansaldi anche se la certezza delle cause del decesso si potrà avere solo con l'<strong>esame autoptico</strong> che si svolgerà venerdì.
“Abbiamo nominato subito un’autorevole commissione che studierà le carte e gli atti degli ispettori che abbiamo mandato già questa mattina da Genova, due professionisti di grande capacità, e le risultanze dell’audit interno alla Asl2, che è già in corso. Da quanto mi è dato sapere, in base ad una primissima ricostruzione e sapendo che venerdì gli esami autoptici ci diranno ovviamente di più mentre l’inchiesta della magistratura farà il suo corso, ad ora non si evidenziano situazioni di errore o di ‘fragilità’ né sotto il profilo professionale o numerico delle equipe presenti durante il tragico evento, né in relazione al percorso operatorio del parto e della gestione dell’emergenza, tutti i nostri più valenti professionisti non hanno riscontrato nulla che potesse essere meno che corretto” aveva spiegato sempre ieri il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità <strong>Giovanni Toti</strong>.