Genova. La Digos di Genova e gli investigatori della polizia postale indagano sulle minacce apparse sulle chat di Telegram anche contro il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.
Il governatore è finito nel mirino dei no-vax in uno dei canali finiti adesso sotto la lente degli inquirenti. “Il prossimo della lista sei tu“, “Farti fuori è poco“, “Al muro anche lui” e “Tu verrai ammazzato” sono solo alcune delle minacce postate dagli utenti.
Gli inquirenti hanno visto che alcuni partecipanti alle chat finite nel mirino avrebbero lanciato diverse azioni di “disturbo”: dall’occupazione dei binari ai presidi sotto i palazzi delle istituzioni fino al sabotaggio delle campagne vaccinali, anche se finora nessuna di queste proteste ha visto una adesione massiccia.
Le chat Telegram dei no-vax facinorosi però non sono facilmente raggiungibili. Come hanno appurato gli inquirenti si può arrivare ai canali sono dopo alcuni step, passaggi di chat in chat fino all’approdo a quelle più riservate.
Inoltre nei vari gruppi gli utenti avrebbero ruoli ben determinati: dai guardiani fino ai guerrieri. Al momento sono 8 le persone indagate per minacce. L’idea della procura è quella di riunire i vari fascicoli e di contestare eventualmente lo stalking e l’istigazione a delinquere.