Genova. Protesta della Rete degli Studenti Medi stamattina davanti al liceo Cassini durante il primo giorno di ripresa delle lezioni. I ragazzi hanno manifestato esponendo striscioni e cartelli.
“Noi giovani – spiega Francesco Devoti – stiamo subendo le peggiori conseguenze della pandemia: ci siamo visti togliere il nostro diritto allo studio e tutti gli spazi di socialità. Siamo la Generazione Zero: zero prospettive per il futuro, zero condivisione nelle scelte che ci hanno riguardato negli ultimi mesi, zero progettualità su di noi da parte del Governo e in Liguria da parte di una Regione e di un Comune che non ci ascoltano e non ci considerano. Non siamo più disposti a portare sulle nostre spalle il fallimento di una classe dirigente che, senza un piano preciso per il sistema d’istruzione, si è limitata ad annunci e a chiusure, senza affrontare i nodi centrali del problema, dall’edilizia scolastica al trasporto pubblico. C’è bisogno di cambiare tutto e noi vogliamo essere la prima generazione a farlo: vogliamo zero compromessi sul nostro futuro”.
Le azioni di fronte alle scuole sono il primo passo di un percorso di mobilitazione generazionale promosso dalla Rete degli Studenti Medi di Genova, che oggi lancia un appello.
“Chiediamo di essere ascoltati dalla Regione Liguria e faremo sentire con forza la nostra voce: vogliamo essere coinvolti nella gestione del rientro e nella gestione dei fondi del Next Generation quando arriveranno sul nostro territorio. Quello di oggi è solo il primo passo di una mobilitazione lunga, che non terminerà finché non sarà chiaro a tutti che questa generazione ha deciso di occupare il posto che le spetta in questa fase storica. Ci vedremo in piazza il 24 con Fridays for Future e continueremo con mobilitazioni nell’autunno. Siamo a un punto di svolta: è il momento di ripartire da zero”