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La proposta di Toti: “Rilasciare il green pass solo col vaccino e non col tampone”

"Il vaccino è uno strumento obbligatorio per garantire serenità al paese nei prossimi tempi"

toti green pass

Genova. “Credo che il green pass nel medio periodo dovrebbe essere attribuito solo attraverso vaccino e non il tampone“. Lo sostiene il presidente ligure Giovanni Toti intervistato a Stasera Italia su Rete4.

Il tampone, argomenta Toti, “è uno strumento di diagnostica, un po’ come il termometro. Il termometro mi dice se ho la febbre, la Tachipirina la cura e la abbassa. Il tempone mi dice se ho il Covid, ma il vaccino fa sì che non finisca in ospedale o comunque che non muoia. Siccome i numeri sono chiarissimi credo sia un dibattito sul nulla”.

“Il governo ci ha informati che approverà un decreto per rendere il green pass obbligatorio sui posti di lavoro pubblici e privati“, hanno confermato oggi i sindacati dopo l’incontro col governo. Sui tempi dell’entrata in vigore dell’estensione del green pass per i lavoratori pubblici e privati dal governo “hanno parlato genericamente del mese di ottobre ma non hanno indicato date. Hanno detto che è una decisione non ancora assunta”, ha aggiunto il segretario generale della Cgil Landini. Così come, ha proseguito, “non ci hanno detto che sicuramente domani” arriverà il decreto in consiglio dei ministri, e “che stanno decidendo e valutando” anche alla luce di questo confronto. La cabina di regia di governo sul nuovo decreto per l’estensione dell’obbligo di green pass è convocata domattina alle 10.30 a Palazzo Chigi. E domani potrebbe arrivare un decreto unico per dipendenti pubblici e privati.

L’oggetto del contendere è soprattutto politico. “C’è un dibattito elettorale – riconosce Toti -. Nella Lega c’è una parte che appoggia il governo Draghi e una parte che non lo appoggia, tutto questo è fisiologico alla democrazia. Ma se stiamo ai numeri con cui il Governo e i ministri si devono confrontare, ci dicono che coi vaccini gli ospedalizzati calano di 15 volte se andiamo a vedere i picchi del Covid, in terapia intensiva non c’è nessuno con la doppia dose se non casi di estrema rarità. Pertanto è uno strumento obbligatorio per garantire serenità al paese nei prossimi tempi”.

“Chi non può vaccinarsi ha il diritto al tampone gratuito – conclude il governatore – ma chi decide di non farlo per un vezzo o perché crede che Aifa, Ema, tutti i medici, gli universitari, il Governo e il presidente della Repubblica gli mentano, ha libertà di dirlo, ma non c’è politica che possa sposare questa tesi”.

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