L’economia, il patrimonio culturale, i progetti a impatto 0.
Sono tante le cose che danno valore ad un Paese.
Ma, da sempre, le persone sono la parte più preziosa di questo valore.
Ed è proprio da loro che lo Stato ha deciso di ripartire.
Per farlo però, deve puntare su progetti e su politiche di inclusione, per riuscire ad integrare tutte quelle categorie che troppo spesso subiscono discriminazioni di genere all’interno del mondo del lavoro.
Per questo motivo ha stanziato 17 miliardi di euro in contributi a fondo perduto dedicati a ciascuno di loro.
Il primo obiettivo sarà quello di sostenere l’empowerment femminile attraverso bandi che supportano l’imprenditoria femminile, sia sotto il punto di vista di nuove imprese e aziende capitanate interamente da donne, sia con interventi in favore della parità salariale e di genere.
I giovani e la loro entrata nel mondo del lavoro sarà il secondo. Tirocini, stage, progetti in sinergia tra università e aziende saranno incrementati per permettere agli studenti di agevolare il proprio ingresso nelle aziende e di iniziare fin da subito a conoscere le dinamiche legate al proprio titolo di studi.
Verranno introdotte nuove politiche per il lavoro in favore delle famiglie, delle comunità e del terzo settore, per raggiungere un livello di occupazione uguale in tutto il territorio italiano, con progetti che avranno l’obiettivo di diminuire il divario tra Nord e Sud.
Coesione e inclusione: questi saranno i due grandi assi nella manica del Paese per essere più competitivi a livello internazionale.
Se anche tu vuoi ottenere i fondi per portare questi progetti in azienda o nel tuo lavoro, contatta IncentiviItalia al numero 019.2190.607 e apri le porte del futuro all’inclusione.