Subito dopo l’ultimo decreto che estende il green pass a tutti i lavoratori del pubblico e del privato un gruppo di persone ha cominciato a raccogliere firme per chiedere l’abrogazione della certificazione.
L’iniziativa nasce da un avvocato e due docenti universitari e nel comitato dei garanti, oltre a un presidente di sezione della Corte di Cassazione in pensione, c’è anche il giornalista ligure Carlo Freccero.
Secondo i promotori del referendum “il green pass esclude dalla vita economica e sociale della nazione quei cittadini che sostengono convinzioni ed evidenze diverse da quelle imposte dal Governo. Per questo motivo, la normativa che istituisce il Green Pass si pone in netto contrasto con l’art. 3 della Costituzione“.
Il green pass, inoltre, “spingendo surrettiziamente i cittadini alla vaccinazione, aggira il divieto sancito dall’art. 32 della Costituzione, secondo cui “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario obbligatorio se non per disposizione di legge”.
La richiesta di procedere alla raccolta firme per il referendum abrogativo delle disposizioni di legge sul green pass è stata depositata presso gli uffici della Cassazione il 16 settembre. Quattro i quesiti proposti e due le possibilità per firmare: digitalmente o fisicamente nei banchetti che verranno attivati.
Per spiegare i contenuti e le ragioni del referendum e invitare i cittadini a promuoverlo è stato attivato anche un sito https://www.referendumnogreenpass.it/
”.