Genova. Il green pass sarà obbligatorio anche per i consiglieri regionali? La risposta alla domanda non è affatto scontata, visto che il decreto varato dal governo Draghi cita esplicitamente il personale degli organi costituzionali, ma sembra lasciare una riserva per quanto riguarda le assemblee elettive (di sicuro i due rami del Parlamento e probabilmente anche quelle locali) che sono dotate di autonomia regolamentare. E lo stesso presidente Giovanni Toti sembra essere piuttosto “laico” sul tema.
“Il green pass sarà obbligatorio in tutti gli uffici pubblici e privati – ricorda -. Un discorso più delicato riguarda l’aula del Consiglio dove i consiglieri entrano, delegati dal popolo che li ha votati, a esprimere posizioni che possono essere le più diverse per le quali occorre avere attenzione e rispetto”.
“Come sapete bene, lo estenderei a tutto il mondo, quindi non avrei difficoltà a estenderlo al Consiglio regionale”, rimarca il governatore. Ma poi aggiunge: “Tengo presente, e ragiono per paradosso, che se vi fosse un convinto no-vax tra i consiglieri regionali che volesse venire a esprimere una convinta posizione no-vax all’interno del consiglio ovviamente prevarrebbe il diritto di rappresentanza democratica. Sul Consiglio regionale vi è una cautela in più come l’ha avuta il governo sulle aule della Camera e del Senato”.
L’ultima parola spetterà ovviamente all’aula, ma al momento l’indirizzo politico è quello di aspettare le decisioni degli organi superiori: “Sul Consiglio vedremo cosa deciderà il Governo per analogia rispetto all’emiciclo di Camera, Senato, Corte costituzionale, gli organi dove le persone non vanno in quanto tali ma in quanto rappresentanti. Se il Parlamento introdurrà il green pass sarà difficile per i consigli regionali e comunali non seguire un’indicazione tanto autorevole, sia pure nella loro autonomia”.
La questione è delicata da un punto di vista politico. Perché, se da un lato Toti e i suoi fedelissimi non avrebbero alcun dubbio a varare il green pass obbligatorio per i consiglieri, all’interno della maggioranza di centrodestra c’è chi la pensa molto diversamente. I nervi erano venuti allo scoperto all’inizio della pausa di agosto, prima della pausa estiva, quando Lega e Fratelli d’Italia non hanno votato a favore di un ordine del giorno presentato da Luca Garibaldi (Pd) che impegnava la giunta semplicemente a “valutare le modalità di applicazione all’Ente Regione della normativa green pass e delle sue possibili evoluzioni”. I consiglieri del Carroccio si erano astenuti, quelli di FdI si erano espressi contro. Un chiaro segnale di insofferenza che, se fosse replicato oggi in occasione di una votazione su un provvedimento concreto, avrebbe un peso molto maggiore.