Col decreto che introduce l’obbligo di green pass per tutti i luoghi di lavoro pubblici e privati a partire dal 15 ottobre cambiano anche alcune regole per la certificazione verde, dopo le criticità emerse negli scorsi mesi.
La norma più attesa è quella che riguarda i guariti che si sono infettati dopo la vaccinazione anche solo con la prima dose: con la nuova norma l’avvenuta guarigione sarà sufficiente per ottenere nuovamente la certificazione che, in caso di tampone positivo riscontrato oltre il 14esimo giorno dalla vaccinazione, avrà durata di 12 mesi (e non più 6 mesi).
Inoltre il green pass rilasciato con la prima dose non avrà più validità dal quindicesimo giorno successivo alla somministrazione, ma “dalla medesima somministrazione” e quindi da subito. Resta il termine di scadenza della data prevista per il completamento del ciclo vaccinale, che dev’essere indicata nella certificazione all’atto del rilascio.
Per quanto riguarda i tamponi, il decreto non parla di test gratuiti ma stabilisce l’obbligo per le farmacie di somministrare test antigenici rapidi a prezzo calmierato, 15 euro per i maggiorenni e 8 per i minorenni: chi non si adeguerà andrà incontro a sanzioni da mille a 10mila euro e il prefetto potrà imporre anche la chiusura fino a 5 giorni dell’attività.