Genova. “Questa è una fake news!”. A volte, tra i commenti sotto i nostri articoli o sotto le nostre dirette, c’è chi ci accusa di diffondere quelle che un tempo erano definite “notizie false e tendenziose”. Per chi fa giornalismo non esiste attacco peggiore, soprattutto in un momento storico in cui – a causa della pandemia – la correttezza, la trasparenza, l’oggettività, la verifica e l’affidabilità sono caratteristiche fondamentali nell’informazione.
Noi di Genova24.it e di ivg.it ce la mettiamo tutta, ogni giorno, nonostante i tempi siano sempre più stretti e le notizie da scremare sempre più numerose. Tuttavia l’impegno non è mai abbastanza. Per questo abbiamo colto al volo l’occasione di partecipare a un progetto sul contrasto alla disinformazione chiamato “Stop Fake News”.
Questa domenica ci sarà anche una nostra giornalista tra i primi 14 (tutti attivi in media e uffici stampa della nostra regione) in partenza per la Finlandia nell’ambito del progetto europeo, realizzato grazie al programma Ue Erasmus+ e attraverso cui l’Ordine Ligure dei Giornalisti offre ai suoi iscritti l’opportunità di formarsi all’estero su tematiche di prioritario interesse per la categoria.
Il progetto è attuato in partenariato con l’Unione dei Giornalisti finlandesi di Helsinki non a caso. Avendo a avuto a che fare nei decenni passati con una forte propaganda da parte della vicina Russia, la Finlandia ha strutturato un lavoro di contrasto alla disinformazione che da anni la porta in testa a tutte le graduatorie internazionali grazie a un sistema che – come il lavoro preliminare svolto dai partecipanti in questi mesi ha permesso di verificare – si basa sull’intervento coordinato di una serie di istituzioni, associazioni ed enti culturali che agiscono con diverse attività su diversi tipi di pubblici.
Dalla scuola dell’infanzia all’università e oltre: sin da piccoli, da bambini, i finlandesi imparano non solo a leggere ma a farlo in maniera critica e continuano a porsi domande e non accettare passivamente le informazioni per tutta la vita. Questo porta anche gli organi di formazione ad alzare l’asticella della propria produzione attraverso il costante fact checking delle notizie, la presenza di più voci, la verifica puntuale.
In Finlandia, tra workshop, lezioni frontali, conferenze, seminari e visite di studio approfondiremo il funzionamento del sistema finlandese, incontrando una ventina di addetti ai lavori ed esperti, tra i quali il capo ufficio stampa e i consulenti per la comunicazione del primo ministro e del ministero dell’Educazione, i responsabili dei corsi di giornalismo all’università, le diverse agenzie che si occupano di alfabetizzazione mediatica del pubblico, la Oodi Library una vera istituzione oltre che la più grande biblioteca della Finlandia, il più diffuso quotidiano della Finlandia e l’emittente radiotelevisiva pubblica con i quali si concentreranno sulla deontologia professionale.
Al ritorno, al fine di massimizzare l’impatto del progetto sul territorio, l’obbiettivo sarà trasferire le conoscenze apprese in diversi ambiti: tra i colleghi di lavoro e quelli iscritti all’Ordine della Liguria, nelle scuole e in altri vari enti per un pubblico più adulto. Perché sappiamo che dalle fake news dobbiamo mettere in guardia i ragazzi, ma anche gli “over” e noi stessi in primo luogo.
“Siamo molto soddisfatti di vedere finalmente partire il primo gruppo di partecipanti dopo i ritardi dovuti alla pandemia – dice Filippo Paganini, presidente dell’Ordine Ligure – guardiamo al 2022 con la speranza di poter concludere questo progetto con un analogo periodo di formazione in Finlandia per gli altri giornalisti liguri partecipanti e con gli altri progetti già programmati”.
Genova24 nel corso della prossima settimana anticiperà alcuni dei contenuti raccolti durante l’esperienza di formazione per capire cosa si intenda per “fake news”, cosa si possa fare per riconoscerle ed evitarle, come nascono, come si diffondono e perché.
Nel 2022 si prevedono infatti altri progetti di formazione internazionale, in virtù dell’accreditamento permanente fino al 2027 ottenuto dall’Ordine Ligure nel settore della formazione professionale continua Erasmus+ sulla base di una programmazione strategica di lungo periodo.