Analisi

Genoa-Verona: la partita emblematica per mostrare a 777 Partners cos’è il Grifone

Per tre quarti di partita Genoa sottotono, poi la trasformazione

Nuova Proprietà Genoa

Genova. La nuova proprietà 777 Partners ha avuto un assaggio di cosa significhi “essere” il Genoa. Partita più emblematica probabilmente non poteva esserci: dall’inferno dello 0-2 al paradiso del 3-2, per poi avere una nuova doccia con il pareggio di Kalinic in pieno recupero. Un pareggio che, se non ci fosse stata quella rimonta incredibile con il sorpasso, saprebbe di punto guadagnato, ma una volta assaporato il gusto della possibile vittoria c’è quasi rammarico in casa Genoa.

Eppure, guardando il match, il primo tempo era tutto da dimenticare, la ripresa parecchio disordinata per lunghi tratti, ma quello che a questo Genoa non manca, lo si è già visto a Bologna e a Cagliari, è la tenacia nel restare attaccati alla partita nonostante lo svantaggio. Il fatto che sia Mimmo Criscito a dare il via alla rimonta, con un’infallibilità ormai leggendaria, è emblematico. Anche oggi il capitano ha tenuto a galla la squadra. Sino a tre quarti di gara era l’unico, insieme a Sirigu (che nel primo gol non è stato impeccabile) ad avere la sufficienza.

La squadra manca di organicità e troppi elementi sono ancora acerbi o lontani dalla forma fisica accettabile: Kallon vuole strafare spesso e l’atletismo non può sopperire una certa inesperienza sia in copertura sia a livello tecnico. Cambiaso non è stato brillante come al solito e Badelj in mezzo al campo fa una fatica enorme, Rovella a volte gira a vuoto. Fares è ben lontano da uno stato di forma brillante. Bene invece Ekuban, entrato con la vivacità giusta. Un capitolo a parte, davvero, lo merita Mattia Destro: com’è accaduto a Bologna ha faticato parecchio nel primo tempo, gli arrivano pochi palloni e questo modulo lo penalizza perché questa sera sia Fares sia Kallon non sono stati di grande supporto. Però ha delle fiammate da vero bomber e se si pensa che era stato a un passo dalla cessione fa quasi sorridere perché è colui che sta portando sulle spalle questo Genoa ancora da plasmare.

Genoa-Verona 3-3
Reti: Simeone 8′; Barak (R) 49′; Criscito (R) 76′; Destro 80′ e 85′; Kalinic 91′
Genoa: Sirigu, Cambiaso (46′ Pandev), Biraschi (64′ Ghiglione), Maksimovic (53′ Bani), Criscito, Badelj, Rovella, Kallon (58′ Ekuban), Melegoni (46′ Behrami), Fares, Destro.
A disposizione: Semper, Sabelli, Vanheusden, Vasquez, Ghiglione, Bianchi, Hernani, Touré.
Allenatore: Ballardini.
Verona: Montipò, Dawidowicz, Gunter, Casale, Faraoni (74′ Magnani), Tameze (65′ Bessa), Ilic, Lazovic (46′ Sutalo), Barak, Lasagna, Simeone (65′ Kalinic).
A disposizione:
Pandur, Berardi, Caprari, Cetin, Ceccherini, Cancellieri, Ragusa, Hongla.
Allenatore:
Tudor
Arbitro: Doveri di Roma
Ammoniti: Maksimovic, Behrami, Pandev (G); Gunter, Ilic (V)
Spettatori: 13.478

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