Genova. Prima conferenza stampa dopo la pausa estiva per il presidente del consiglio Mario Draghi e si è entrati subito nel vivo dei temi più caldi. Alla domanda se si arriverà o meno all’obbligo vaccinale e alla terza dose, ha risposto “sì, ad entrambe le domande“.
All’indomani dell’entrata in vigore dei nuovi obblighi legati al certificato verde anticipa che “l’orientamento” del governo “è quello di estendere” l’utilizzo del green pass ad altri ambiti, presumibilmente riferendosi al mondo del lavoro. “Ci sarà una cabina di regia come è stato chiesto dal senatore Salvini ma la direzione è questa”, ha detto. Quanto alla posizione della Lega, Draghi ha auspicato una “maggiore convergenza, il governo va avanti”.
In queste ore nuovi flop delle manifestazioni no green pass annunciate e sulle aggressioni avvenute nei giorni scorsi contro medici e giornalisti il presidente del consiglio ha espresso “solidarietà piena a tutti coloro che sono stati oggetto di violenza da parte dei no vax, una violenza particolarmente odiosa e vigliacca quando fatta nei confronti di chi fa formazione e di chi è in prima linea a combattere la pandemia”.
Sul fronte delle scuole, Draghi è convinto che la ripresa sarà tranquilla: “La scuola in presenza è sempre stata una priorità” sottolinea e assicura: “Il 91,5% degli insegnanti ha ricevuto almeno una dose di vaccino”. Il ministro dell’Istruzione Bianchi, al tavolo durante la conferenza stampa, si è sbilanciato: “Dove ci sono classi con tutti studenti vaccinati sarà possibile togliere le mascherine in aula“.
Per quanto riguarda la campagna vaccinale, il presidente del consiglio si dice “fiducioso che si possa raggiungere l’obiettivo dell’ottanta per cento per la fine di settembre“.
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha commentato le parole di Draghi. “Come rappresentante delle istituzioni fin da subito sulla campagna vaccinale ho espresso la mia posizione in modo deciso. Sentire anche il presidente Draghi così duro nei confronti dei no vax e così possibilista su obbligo vaccinale e terza dose dimostra che le idee sono chiare. Che lo Stato c’è. Ed è quello che vogliono i cittadini. Le decisioni nette sono anche in grado di risolvere i legittimi dubbi di chi ancora è indeciso“.