Genova. Anche i viadotti di corso Europa finiscono sotto i ferri: dopo gli interventi di riasfaltatura che hanno interessato alcuni tratti della ‘pedemontana’, Aster ha sostituito i tre giunti del viadotto di San Martino, pesantemente ammalorati dal passaggio incessante e quotidiano di migliaia di auto, bus e mezzi di ogni genere.
Un viadotto quasi nascosto, quello di San Martino, che salta i tracciati oramai quasi indistinguibili delle antiche strade del quartiere, permettendo di collegare con un tracciato pianeggiante la collina sbancata dell’antico quartiere con le propaggini collinari sopra la zona di Terralba, fino a congiungersi con corso Gastaldi.
Una infrastruttura che inizia a fare i conti con l’età, visto che, come è noto, corso Europa, una vera e propria autostrada urbana a tre corsie, è stata realizzata all’inizio degli anni sessanta (come la gran parte delle nostre autostrade), su un progetto degli anni 40: una lingua di asfalto che attraversa il levante cittadino superando le piccole valli dei tanti rii che caratterizzano l’orografia della zona, come il Chiappeto, lo Sturla, il Castagna, giusto per citare i più noti.
Diverse le criticità documentate in questi anni per i viadotti del tracciato, uno dei più trafficati della città, e diversi gli interventi di manutenzione: su tutti ricordiamo gli interventi sul ponte che salta la valle dello Sturla e i piccoli viadotti, quasi ‘invisibili’ per chi li attraversa, della zona di Quarto. Senza dimenticare i tanti ‘casi ancora irrisolti’ come la passerella pedonale di via Sartorio. La sostituzione dei giunti a San Martino, quindi, è solo l’intevento più recente, e probabilmente non sarà l’ultimo.