Genova. Si è conclusa con diversi danni e allagamenti, per fortuna tutti di lieve entità, l’allerta meteo arancione su centro e Levante della Liguria, la prima della stagione autunnale. I temporali autorigeneranti, principali responsabili degli eventi alluvionali nella nostra regione, hanno portato una grande quantità di pioggia dopo un lungo periodo di sostanziale siccità che durava dalla scorsa primavera. Rimane fino a tarda sera l’allerta gialla.
Una cinquantina gli interventi dei vigili del fuoco, per alberi caduti e allagamenti di garage, cantine e appartamenti al piano terra: è successo in diverse zone di Genova, ma soprattutto nel Tigullio e nell’entroterra orientale e in particolare a Torriglia, bersagliata da una pioggia incessante.
In città i problemi maggiori si sono registrati a Struppa, in Valbisagno, dove la strada si è allagata ed è stato necessario il lavoro dei pompieri per liberare i tombini. Problemi anche nel sottopasso di via Brin a Certosa.
Per quanto riguarda la viabilità, la situazione più grave è quella di Capo Noli, nel Savonese, dove una frana ha costretto a chiudere l’Aurelia. “Domani sarà perlustrata la parete e valutata la possibile riapertura. L’Anas, per la messa in sicurezza della strada, riprenderà i lavori sospesi da giugno”, ha spiegato l’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone. Alle 17.00 sempre sull’Aurelia tra Genova e Arenzano è stata riaperta la galleria Pizzo che chiude per precauzione in caso di allerta arancione. Un albero è invece caduto in A12 in direzione Genova, subito dopo Carrodano.
A Genova alcuni massi sono franati sulla carreggiata in via Trensasco, sulla strada che da San Gottardo porta verso Sant’Olcese, in un punto dove si erano già verificati smottamenti.
I vigili del fuoco hanno deciso di chiudere la strada al transito veicolare e un condominio è rimasto pressoché isolato. Poi la strada è stata riaperta a senso unico alternato. Un grosso albero è caduto in via dei Ciclamini, a Quarto Alto: anche in questo caso strada temporaneamente chiusa per consentire l’intervento di rimozione e messa in sicurezza.
Centinaia i fulmini caduti, molti sul mare, altri invece pericolosamente vicino ai centri abitati. In via Montelungo, tra Sant’Eusebio e Bavari, un albero ha preso fuoco e sono intervenuti i pompieri. Episodi simili si sono registrati a Tribogna, in Val Fontanabuona, e a Santo Stefano al Mare nell’Imperiese, dove a incendiarsi è stata una palma sul lungomare.
Video di Stefano Baghino (staff Limet)
Di tutto rispetto gli accumuli registrati dalla rete Arpal. Nelle ultime 12 ore a Torriglia sono caduti quasi 250 millimetri di pioggia, di cui 186 in sole 3 ore. Altri numeri importanti sono quelli di Davagna (168 millimetri) e Sella Giassina nel comune di Neirone (157,2 millimetri). La pioggia più intensa in provincia di Genova è caduta a Davagna con 15,8 millimetri in 5 minuti e 88,8 millimetri in un’ora alle 10.10.
Nella città di Genova particolarmente significativi i dati di Quezzi e La Presa, entrambi in Val Bisagno, con una cumulata complessiva prossima ai 120 millimetri e cumulate orarie rispettivamente di 62,6 e 63,6 millimetri.
Nessun problema invece per quanto riguarda i torrenti che, per quanto ingrossati e limacciosi, sono rimasti ben al di sotto dei livelli di guardia, complice il fatto che il terreno era piuttosto secco e non ha rilasciato molta acqua. Anche il Bisagno, che fino a poche ore fa era in secca, lascia scorrere un flusso piuttosto fangoso.