Genova. “Il tampone non si può mettere sullo stesso piatto della bilancia del vaccino perché sarebbe un grave errore, mentre sarebbe giusto riconoscere dei meriti a chi è vaccinato. La proposta dei tamponi gratuiti mi pare quindi francamente eccessiva, molto peggio di un condono fiscale, perché è come dare un salvacondotto a chi non si è vaccinato”.
Lo ha detto all’Adnkronos Salute l’infettivologo genovese Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, commentando le parole del componente del Cts, l’immunologo Sergio Abrignani, che a Mezz’ora in più su Rai3 ha affermato che “chi non si vaccina è come un evasore fiscale, beneficia di qualcosa a cui gli altri hanno contribuito. Dare tamponi gratuiti a chi non si vaccina è come regalare loro un condono”.
“Chi non si vaccina non beneficia di nessun effetto passivo, con la variante Delta non esiste più l’immunità di gregge a meno che non arriviamo al 95% della popolazione vaccinata ma non credo che ci arriveremo visto che ci manca tutta la fascia 0-12 anni. Quindi se ti vuoi proteggere dal Covid ti devi vaccinare”, ha aggiunto Bassetti.
“I dati sulla terza dose che arrivano da Israele sono molto interessanti e sono stati pubblicati su una delle riviste scientifiche più prestigiose al mondo – ha aggiunto Bassetti -. Con la terza dose i soggetti con più di 60 anni hanno un ritorno all’efficacia originale del 95%, la stessa che si aveva all’inizio prima che arrivasse la Delta e il tasso di malattia grave è inferiore di 19,5 volte. Mi pare che si torni a parlare quindi di un’efficacia del vaccino vicina al 100% per la patologia grave. Quindi ben venga la terza dose nelle persone più fragili”.