Disagi

Barriere autostradali antirumore, niente reinstallazioni all’orizzonte: i cittadini chiedono aiuto al Comune

Giovedì 9 settembre incontro con la giunta e i consiglieri di opposizione. In via Cambiaso, assediata dal rumore, c'è chi si è arreso e ha messo la casa in vendita

Generico settembre 2021

Genova. L’appuntamento è per giovedì 9 settembre alle 10 davanti al civico 8 di via Cambiaso, a Rivarolo. Si tratta di una delle zone della città sotto assedio del frastuono e delle polveri dell’autostrada da quando Aspi, nell’ambito del piano cantieri, ha rimosso le barriere antirumore “fuorilegge”.

Al sopralluogo degli assessori comunali Massimo Nicolò e Matteo Campora, accompagnati dai consiglieri di opposizione Cristina Lodi e Gianni Crivello, ci saranno i cittadini di Rivarolo, ma anche quelli di Pra’ e Bolzaneto, che si trovano nella medesima situazione ovvero “con l’autostrada in camera da letto”.

La richiesta dell’incontro è nata dal gruppo Barriere Genova e dintorni che riunisce le proteste e lo sconforto dei vari comitati di quartiere. Dal ponente alla Valpolcevera speravano che, con il mese di settembre, arrivassero finalmente notizie sulla reinstallazione delle barriere, almeno in forma provvisoria, ma al momento non ci sono novità.

O meglio, ci sono ma non sono quello che i cittadini aspettavano. Aspi proprio in questi giorni ha fatto sapere che si tratta di interventi lunghi: in base alla nuova normativa non si tratta soltanto di sostituire i pannelli, ma di analizzare tutta la struttura relativa. La promessa è che comunque entro il 2022 inizio 2023 i pannelli siano tutti rimontati.

I tempi che si stanno profilando dalla rimozione alla ricollocazione sono di fatto troppo lunghi e hanno messo i cittadini interessati, abitanti in case contigue ai tratti privi di barriere in questo momento, in una situazione inaccettabile per i forti rumori che mettono a rischio la salute psicofisica degli abitanti stessi – dice la consigliera del Pd Cristina Lodi – i cittadini sono esasperati al punto che in via Cambiaso sono già otto gli appartamenti in vendita“.

C’è stata anche una relazione redatta e inviata da Arpal alle autorità competenti datata 16 marzo 2021 e quindi trasmessa al Comune di Genova due giorni dopo a confermare che il risultato del monitoraggio fonometrico riguardante “siti prossimi alla infrastruttura autostradale della A7”, ha messo in evidenza “valori misurati sono indicativi di potenziali situazioni di supero dei valori limite di fascia autostradale A, cioè oltre 70 dBA, lungo il primo fronte degli edifici, porzione di territorio densamente urbanizzata che coinvolge numerose abitazioni oltre quelle indagate a campione”.

La palla, concretamente, è in mano ad Autostrade per l’Italia, la titolare dei cantieri – e che aveva rimandato quelli di reinstallazione delle barriere a dopo gli interventi nelle gallerie della A10 e della A12 – ma il Comune – ricorda la consigliera Lodi – può fare la sua parte. “Il Comune ai sensi della normativa nazionale deve vigilare e intervenire – dice – si potrebbero ottenere infissi, climatizzatori o indennizzi, qualsiasi cosa per mitigare i disagi a cui sono costrette queste persone”.

Ed è questa anche la soluzione che, in attesa della installazione definitiva, starebbe valutando anche Aspi col Mims. di adottare soluzioni tampone per alleviare i disagi, innalzando almeno a tre metri di altezza i pannelli già presenti in attesa della sostituzione definitiva.

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