Timori

Aree ex Ilva, Ceraudo (M5s): “No termovalorizzatore, Cornigliano non paghi di nuovo il conto”

In occasione dell'ultima visita del ministro Giorgetti al porto di Genova, è stata ventilata l'ipotesi di un progetto per dare vita a un impianto per la produzione di idrogeno e la chiusura del ciclo dei rifiuti

Generica

Genova. “In occasione dell’ultima visita del ministro Giorgetti al porto di Genova, è stata ventilata l’ipotesi di un progetto per dare vita a un impianto per la produzione di idrogeno e la chiusura del ciclo dei rifiuti. Una proposta quest’ultima che “sa” di ecologia ma che in realtà è impattante: sarebbe a tutti gli effetti un termovalorizzatore camuffato. La notizia preoccupa e in merito abbiamo chiesto chiarimenti alla civica amministrazione. Che non ha chiarito”.

“Come M5S abbiamo più volte ricordato che stiamo parlando di una delegazione, quella di Cornigliano, che ha già abbondantemente pagato in termini di impatto ambientale. E ancora una volta ricordiamo, visto che si parla di transizione ecologica, che esistono tecnologie relativamente più pulite come l’elettrolisi dell’acqua. No, invece, a progetti tutt’altro che green come la gassificazione del carbone che certamente non fa parte del New Deal. In tutto questo, non va dimenticato l’accordo di programma, che prevede che quelle zone siano destinate alla difesa e al rilancio della siderurgia e quindi dell’acciaio”.

Lo dichiara il consigliere comunale del M5S Fabio Ceraudo, primo firmatario di un’interrogazione discussa oggi in Sala Rossa.

Più informazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.