Genova. L’Unione Sindacale di Base ha scritto al governo chiedendo un incontro urgente sul mancato stanziamento per il 2021 dei fondi che consentano all’INPS l’equiparazione a malattia della quarantena con isolamento fiduciario.
A differenza di quanto accaduto nel 2020 non c’è infatti alcuna copertura economica e previdenziale per il lavoratore in quarantena dopo essere stato a contatto con una persona positiva al Covid-19. “Ciò significa – per chi non è in modalità lavoro agile – essere sospesi dal lavoro o posti in ferie forzate, con perdita di salario che può arrivare anche al 50%, dal momento che l’isolamento fiduciario dura fino a 14 giorni”, fa notare la segreteria nazionale del sindacato di base.
USB sottolinea con forza che n”on si possono né scaricare interamente sui lavoratori i costi e la responsabilità della prevenzione del virus, né tanto meno costringere i lavoratori interessati a scegliere tra la salute collettiva e il salario necessario a sostenere una famiglia, con il rischio di non rispetto della quarantena”.
“Per questo riteniamo parimenti grave l’ulteriore scelta di limitare al 30 giugno 2021 la copertura economica e previdenziale per i lavoratori cosiddetti “fragili”, che il governo dovrebbe tutelare con carattere di priorità, garantendogli il pieno sostentamento economico, spesso necessario anche alla copertura di cure e spese mediche – conclude la nota stampa – Scaricare interamente sui lavoratori i costi e la responsabilità della prevenzione della diffusione del virus, come già si sta facendo anche in altri ambiti della sfera lavorativa, rappresenta un pericolo assai più elevato per la diffusione del virus, che il Paese non può permettersi di correre”.