Genova. “Si tratta di una vittoria per tutti i cittadini genovesi che vedono finalmente salvaguardato lo storico complesso ospedaliero nel verde donato in perpetuo dalla Duchessa di Galliera alla città di Genova”. Così Mara Bazurro, una delle firmatarie del ricorso accolto dal Tar della Liguria contro tutti gli atti amministrativi favorevoli all’edificazione del cosiddetto “nuovo Galliera” a partire dal 2009. Questa la sentenza del Tar cui si riferisce la nota. La volontà dell’ente – fanno sapere dal nosocomio – rimane comunque quella di fare il Nuovo Ospedale. “La direzione a fronte della sentenza valuterà conseguentemente come muoversi nelle sedi opportune”, dicono dal Galliera.
“Ci auguriamo che l’annullamento di tutti gli atti dal 2009 a oggi induca gli enti competenti a un’attenta rivalutazione delle necessità sanitarie attuali alla luce della pandemia in corso – dicono i ricorrenti, assistiti dagli avvocati Rosa Pellerano e Mario Alberto Quaglia dello Studio Quaglia Gaggero – abbiamo pagato lo smantellamento del sistema sanitario e oggi è necessario invertire la rotta investendo in una sanità pubblica, accessibile a tutti i cittadini, con più posti letto e più personale” sottolinea Valeria Maria Pittaluga, altra firmataria.
“Ricordiamo che l’architetto Renzo Piano, che sta progettando un nuovo grande ospedale alle porte di Parigi, prevede ‘una cittadella della salute immersa nel verde in modo che i malati abbiano sempre le foglie degli alberi davanti ai loro occhi e stanze con soffitti alti in modo che la luce sia ovunque’ si tratta proprio degli stessi principi a cui si era ispirata la Duchessa di Galliera” dice Rosalba Battaglia, ricorrente – il nuovo Galliera, invece, avrebbe ridotto gli spazi ospedalieri e il verde per costruire un ospedale interrato sventrando la collina”.
Nella sentenza del Tar, non la prima – dopo quella legata al ricorso di Italia Nostra, ad esempio – si fa riferimento al fatto che le variazioni urbanistiche e i relativi provvedimenti, dal 2009 a oggi, non abbiano avuto come base una Valutazione ambientale strategica che avrebbe, appunto, evidenziato l’importanza dei giardini storici, come sottolineato dai ricorrenti.
“Italia Nostra da sempre sostiene che l’ammodernamento dell’Ospedale Galliera potrebbe avvenire con l’attuazione del progetto Galliera 2000, che recupera, tutelandoli, i padiglioni storici, con costi decisamente inferiori a quelli della nuova costruzione, senza ulteriore consumo di suolo – riferisce l’associazione in una nota – Allo stato attuale, prudenza vorrebbe una rivisitazione del progetto, per considerare tali nuovi fatti. Notiamo che analoghe procedure parrebbero essere in corso di attuazione anche per la costruzione del nuovo ospedale Gaslini. Italia Nostra si augura che la cura delle persone venga attuata e perfezionata nel migliore dei modi. Auspichiamo, tuttavia, che tale meritevole impegno dei sanitari e di chi ha la responsabilità dell’organizzazione del servizio sanitario, si coniughi con il massimo rispetto per l’ambiente, il paesaggio e la tutela dei beni monumentali”.