Genova. C’è anche la stazione di Genova Piazza Principe nell’elenco diffuso sul canale Telegram “Basta dittatura” in cui si annuncia il blocco nella giornata del 1° settembre contro l’entrata in vigore del green pass obbligatorio per viaggiare sui treni ad alta velocità e a lunga percorrenza, compresi gli Intercity.
Gli organizzatori delle manifestazioni genovesi si sono però dissociati dall’iniziativa.
Nel volantino diffuso dagli organizzatori, valido per Genova e per altre 53 città italiane, si parla di incontro alle 14.30 davanti alla stazione, poi alle 15.00 “si entra e si rimane fino a sera”. “Non ci fanno partire con il treno senza il passaporto schiavitù? Allora non partirà nessuno!”, si legge. Il blocco è “organizzato dal popolo autogestito, pacifico”.

Intanto oggi, come tutti i sabati, è attesa una nuova manifestazione nel centro di Genova con ritrovo in piazza De Ferrari alle 18.00 e probabile nuovo corteo nei dintorni. Si tratterà della sesta volta consecutiva in piazza per il popolo “no green pass”.
L’ultima volta i cittadini contrari alla certificazione verde e ai vaccini erano forse un po’ meno, circa 300, ma hanno comunque sfilato in corteo per le vie del centro con un percorso speculare a quello del sabato precedente: da piazza De Ferrari a via San Lorenzo, piazza Caricamento, via delle Fontane per risalire attraverso via Garibaldi.
Dopo le prime manifestazioni non comunicate alla Questura e il blocco della Sopraelevata, scaturito in una raffica di denunce ai danni degli organizzatori, anche i “no green pass” i cui cortei sono guidati da un gruppo di studenti hanno scelto di “regolarizzare” la protesta.