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La Regione Liguria trova 57 milioni per la nuova diga e 116 milioni per potenziare la sanità

Approvato l'assestamento di bilancio, manovra da 437 milioni. Respinta la proposta di Sansa: "Tagliare l'Irap del 50% per le imprese danneggiate dal Covid"

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Genova. Ci sono anche 57 milioni per completare il finanziamento della nuova diga del porto di Genova e 116 milioni aggiuntivi per la sanità regionale nelle misure finalizzate all’attuazione della ripresa e resilienza ligure approvate oggi dal Consiglio regionale della Liguria.

“Mi pare di poter dire che gli sforzi messi in campo per sostenere la lotta al Covid dal punto di vista sanitario e dal punto di vista del superamento della crisi economica stanno cominciando a dare i frutti sperati – ha commentato il presidente Giovanni Toti -. Non bisogna abbassare la guardia, per questo continueremo con la campagna vaccinale e con grande attenzione alla sanità e contemporaneamente cercheremo di cogliere le opportunità che il Pnrr ci sta offrendo”.

Le risorse per la nuova diga verranno individuate nell’esercizio 2022 e saranno erogate all’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale come contributo aggiuntivo a quelle già messe a disposizione dall’ente. Il primo lotto costa complessivamente 950 milioni e si conta di partire coi lavori nei primi mesi del 2022.

Il fondo integrativo aggiuntivo per il servizio sanitario regionale sarà pari a 46,1 milioni per il 2021 e altri 35 milioni per il 2022 e il 2023. Il documento assegna 2 milioni ai settori della cultura e dello spettacolo dal vivo, 400mila euro di contributo alla manifestazione ‘Slow Fish 2021’ e 5,8 milioni per lavori indifferibili sull’acquedotto del Roja. Per lavori di manutenzione straordinaria sui taxi sono a disposizione 150mila euro, altri 650mila sono per l’assegnazione di borse di studio e 866mila andranno a incrementare gli investimenti a complemento del Programma di sviluppo rurale 2014-2020.

Approvato anche l’assestamento al bilancio di previsione per gli anni finanziari 2021-2023. La manovra complessiva vale 437 milioni, derivanti prevalentemente da maggiori entrate di natura vincolata (oltre 400 milioni) e da applicazione di avanzo vincolato (oltre 25 milioni). In particolare le variazioni riguardano, in tema di investimenti, 46 milioni a valere sul fondo strategico regionale finanziati con nuovo mutuo, oltre a investimenti nell’edilizia scolastica (0,4 milioni), nella riqualificazione urbana (1,1 milioni) e a completamento del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (0,9 milioni). In tema di sanità e politiche sociali ci sono nuove assegnazioni di fondi vincolati (265 milioni per la sanità di cui 218 per investimenti e 14 milioni per il sociale). Sullo sviluppo economico sono previsti 26 milioni vincolati e 400mila di euro per il Salone Nautico. Alla voce trasporti, nuove assegnazioni statali per 92 milioni (di cui 24 per investimenti) e, infine, sono previsti 0,7 milioni per assegnazione di borse di studio.

“Il giudizio sull’assestamento di bilancio di previsione 2021-2023 presentato della Regione Liguria in linea di massima rimane negativo, anche se ci sono stati punti di incontro, nel suo complesso riteniamo che abbia lacune politiche e non abbia dato risposte a tematiche preminenti da noi poste come scuola e cultura, capitoli per i quali avevamo chiesto di stanziare dei fondi per garantire la scuola in presenza e per sostenere il comparto della cultura e dello spettacolo fortemente colpito dalla pandemia, ma che sono stati bocciati – dichiara Enrico Ioculano relatore per il Partito democratico-Articolo Uno annunciando in consiglio regionale il voto contrario -. Ci aspettavamo di più, anche se cogliamo con favore l’apertura ad accogliere gli emendamenti a sostegno dei piccoli comuni su progettualità e dissesto idrogeologico, ma anche quelli sulla campagna di comunicazione contro le molestie alle donne sui bus e i 50mila euro a sostegno della associazioni storiche che operano nel settore della disabilità e siamo soddisfatti per aver ottenuto attenzione”.

Bocciata la proposta della Lista Sansa di tagliare del 50% l’Irap per le imprese danneggiate dal Covid. “La misura, per quanto impegnativa, era perfettamente alla portata delle casse della Regione: si parla di un impegno sotto i cinque milioni di euro – spiega Ferruccio Sansa -. Non solo: almeno a parole il centrodestra dice prendersi a cuore le sorti degli imprenditori, degli esercizi commerciali e dei ristoratori. Già, a parole, perché poi è il centrodestra che sta riempiendo la Liguria di centri commerciali e ipermercati. Peccato che la stessa giunta spenda almeno 2 milioni di euro per pubblicità istituzionale, eventi, promozione. Insomma, spesso per farsi propaganda. I soldi ci sarebbero eccome, ma Toti e i suoi li vogliono spendere altrimenti. Per loro la pubblicità, la propaganda, gli eventi e le feste in piazza, le nuove poltrone e uno staff di venti persone contano più di un taglio dell’Irap per aiutare le imprese in crisi per il Covid. Questi sono fatti”.

Minoranza delusa anche sulla dote sport. “Attivare la dote sport il prima possibile e senza più meline e goffi tentativi di mettere il cappello sulle idee altrui: era questo l’obiettivo del nostro emendamento, votato oggi in aula. Avevamo auspicato che il contributo alle famiglie meno abbienti potesse partire il prima possibile. Una proposta che racchiudeva in sé anche una quota destinata ai minori con disabilità, fascia sociale purtroppo sempre più ignorata dalla giunta e dalla maggioranza dei proclami. Purtroppo, ancora una volta il centrodestra ha gettato la maschera: il nostro emendamento è stato respinto. Non c’è niente da fare: finché si tratta di spendere soldi per feste ed eventi patinati, va tutto bene… ma quando si devono dare risposte concrete alle famiglie, e in questo caso anche alle società sportive in crisi, la manina della Giunta si fa davvero corta. Resta solo da capire se la compagine di centrodestra segue le regole di uno squallido gioco politico o se sono semplicemente miopi oppure, peggio, senza cuore. Vergogna!”.

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