Genova. I timori della vigilia sono stati in buona parte smentiti: nel weekend appena trascorso il green pass obbligatorio per accedere ai luoghi della cultura ha avuto ripercussioni negative (anche se non drammatiche) sui flussi dell’Acquario, ma non su quelli dei musei cittadini che hanno registrato gli stessi numeri del fine settimana a cavallo tra luglio e agosto. Numeri che fanno ben sperare, anche perché si inquadrano in uno scenario di netta ripresa per il turismo a Genova come dimostrano anche i dati degli alberghi.
Per l’Acquario il calo più evidente si è verificato venerdì 6 agosto, giornata d’esordio per le nuove misure: circa 2mila visitatori contro i 4mila entrati nello stesso giorno della settimana prima, una contrazione del 50%. Alcune famiglie si sono presentate sprovviste della certificazione verde (qualcuno, per esempio, non aveva capito che è necessaria anche per i minorenni dai 12 anni in su) e sono state invitate a recarsi in farmacia per fare il tampone. Sabato e domenica hanno segnato un parziale recupero, ma ancora in diminuzione rispetto al weekend precedente: 7mila contro 9mila, il 22% in meno.
Per i musei civici, invece, l’ultimo weekend ha confermato un andamento perfettamente stabile: 1.742 visitatori nei giorni scorsi, 1.745 la settimana precedente. “Venerdì c’era stato un calo del 40%, probabilmente perché la gente aveva qualche perplessità, ma tutto si è ristabilito – spiega l’assessora alla Cultura del Comune di Genova, Barbara Grosso -. Nel primo weekend di green pass non ci sono stati particolari problemi, tutto ha funzionato. Gli operatori sono tutti dotati di smartphone. Il primo giorno c’è stata qualche difficoltà a leggere i documenti cartacei, ma provando più volte si riesce a verificare, quindi abbiamo dato questa disposizione. Sono stati controllati anche tutti i documenti di identità”.
L’introduzione del green pass, dunque, non sembra ostacolare più di tanto il rimbalzo dopo la stagione orribile del Covid. Secondo dati del Comune, a maggio-giugno-luglio sono stati 75.679 i visitatori dei musei genovesi, mentre nello stesso periodo del 2020 erano stati 24.287: il dato è triplicato nel giro di un anno. Stesso discorso vale per l’Acquario, anche se i numeri sono meno eclatanti: nell’agosto 2020 si registrava un’affluenza di circa 5mila visitatori nei primi weekend del mese, mentre nel 2019 erano 9mila, cioè gli stessi di oggi: colpa delle limitazioni ai viaggi imposte dal Covid, ma anche del caos provocato dai cantieri in autostrada.
“Siamo tornati alla normalità – commenta l’assessora Grosso -. Più del 60% sono visitatori stranieri, la maggior parte provenienti dalla Francia, qualcuno anche da Austria e Paesi Bassi”. E adesso si guarda già oltre l’estate: “Stiamo monitorando tutti i numeri e le modalità operative nei minimi particolari. Traguardiamo il periodo estivo per poi organizzarci per i Rolli Days nei primi giorni di ottobre, che saranno agganciati alla Shipping Week e saranno un bel banco di prova del ritorno alla normalità. Il lavoro di questi giorni ci servirà per impostare quella settimana”.