Genova. Terremoto nella Uilm di Genova, sindacato dei metalmeccanici. Dopo il caso di Fabio Ceraudo, delegato della Uilm di fatto “esautorato” dalla segreteria regionale a causa della spaccatura seguita allo sciopero sulla cassa integrazione, una settantina di iscritti tra i lavoratori dello stabilimento ex Ilva di Cornigliano ha riconsegnato la tessera.
A rivelarlo sono fonti interne al sindacato. Da quanto a risulta, solo i componenti della Rsu, circa una trentina, sono rimasti nel sindacato per evitare l’ipotesi di un commissariamento. Non hanno lasciato la Uilm nemmeno due membri del direttivo, ma uno di loro ha rassegnato le dimissioni dal direttivo stesso.
La segreteria della Uilm aveva tolto l’agibilità sindacale a Fabio Ceraudo e tre rappresentanti del sindacato erano stati invitati dalla segreteria a dare le dimissioni. Un fatto “gravissimo“, secondo la Rsu.
“Troviamo alquanto strano e denigratorio nei confronti della Uil e della Uilm che si mettano in discussione scelte organizzative che nulla hanno a che vedere con il ruolo e le prerogative delle singole Rsu – aveva in una nota il segretario generale della Uil Liguria Mario Ghini -. La Uilm ha solo comunicato a una Rsu che non è più il responsabile della Uilm all’interno dell’ex Ilva. Inoltre, nessuno della Uil e della Uilm ha mai chiesto alle Rsu, elette in nome e per conto della Uilm, di dimettersi dal proprio ruolo o funzione, nessuno ha tolto agibilità sindacali alle Rsu, in quanto queste sono previste, regolate e garantite dalla legge 300/70 (Statuto dei Lavoratori). Nessuna regola democratica è stata messa in discussione, né sono stati lesi i diritti delle Rsu elette democraticamente dalle lavoratrici e dai lavoratori”.
Sul caso era intervenuta anche la segreteria della Uilm di Genova, presieduta da Antonio Apa, che “prende atto con stupore e sdegno delle affermazioni riferite alla segreteria stessa. La realtà dei fatti, che dovrebbe essere ben nota anche alle persone menzionate è la seguente:
il signor Fabio Ceraudo è stato eletto come Rsu Uilm insieme ad altri due suoi colleghi, e tale elezione non è stata in alcun modo vanificata dalla Uilm di Genova, nel rispetto più assoluto dei lavoratori eletti”.