Genova. Dopo anni di annunci, mesi di polemiche, settimane di lavori il nuovo porticciolo di Nervi è pronto e sarà inaugurato lunedì 9 agosto sera alla presenza del sindaco Marco Bucci e delle istituzioni del territorio e con un concerto d’archi. Un taglio del nastro in pompa magna che va di pari passo con la convinzione con cui l’amministrazione comunale ha portato avanti il restyling, nonostante le critiche di ambientalisti e aficionados della storica piscina Mario Massa.
Al posto dell’impianto sportivo (che sarà sostituito in area Campostano) è stata creata una nuova darsena a forma di anfiteatro ma i lavori hanno previsto anche un intervento sui fondali, con il dragaggio, e presto partiranno i lavori per la realizzazione di opere sul rio Nervi e sul pennello. In sostanza, il progetto complessivo, si concluderà solo la prossima estate.
Nel frattempo il borgo del levante genovese si trova con una nuova area pubblica. Cemento per i gradoni, alcune pietre a ricordare gli scogli della zona, qualche sprazzo di verde e una piattaforma simile a quelle cabinate delle barche. Gli architetti hanno spiegato che il cemento utilizzato ha una mescola particolare che lo rende in grado di assorbire le sostanze inquinanti.
Dal 28 luglio la nuova darsena è tornata operativa per l’attracco e la partenza dei battelli che collegano Genova al golfo Paradiso e alle Cinque Terre mentre tra qualche settimana saranno pronte le terrazze che ospiteranno i dehors dei locali del porticciolo.
Come noto, però, non mancano le critiche a questo progetto. E non arrivano solo da soggetti come Legambiente o Italia Nostra. In passato si era già consumata la querelle tra centrodestra e centrosinistra sull’opportunità di intitolare la nuova darsena a Luigi Ferraro, imprenditore genovese nel settore della subacquea ma anche militante della X Mas e aderente alla Repubblica di Salò.
Tuttavia è il cemento a sollevare le polemiche più pesanti. “Questo è, che ci crediate o no, il nuovo porticciolo di Nervi. Luogo storico tra i più tutelati dal punto di vista paesaggistico – attacca Maria Tini, consigliere comunale M5s – grigiore, cemento, lampioni da autostrada e ringhiere da Bricoman, grande sforzo intellettuale e progettuale che ci è costato 8 milioni di euro”. Sui social, c’è chi chiama il porticciolo “nuova darsena in stile Dubai”.