Liguria. L’ex amministratore delegato di Aeroporti di Roma sarebbe il prossimo amministratore delegato di Anas. Le voci si fanno insistenti e la Lega insorge attraverso i suoi deputati e senatori. “Spero siano infondate le voci che danno Ugo De Carolis in corsa per il vertice di Anas. Già amministratore delegato di Aeroporti di Roma, è stato manager di fiducia del gruppo Atlantia nell’era Castellucci. Sarebbe uno schiaffo per tutti i liguri. Chiediamo al ministro Giovannini di smentire le voci che indicano De Carolis al vertice di Anas”. Lo dice in una nota il deputato della Lega Edoardo Rixi, componente della commissione Trasporti e responsabile nazionale Infrastrutture.
“Serve un cambio di rotta deciso per Anas – continua – Serve un management qualificato, con qualità personali e professionali inattaccabili. L’azienda sarà centrale nella gestione dei fondi del Pnrr su strade e autostrade quindi niente deve essere lasciato al caso. Il Paese non può permettersi scelte sbagliate proprio nel momento in cui tutta l’Europa ci sta puntando i riflettori addosso. In Italia ci sono fior di manager qualificati e con un curriculum specchiato, lontani dai soliti gruppi di potere e di pressione, che possono dare il loro contributo affinché ogni singolo progetto arrivi a destinazione con tempi e modi previsti. Anas ha bisogno di un cambio di passo con una condivisione ampia di scelte e indirizzi”.
Il deputato della Lega Lorenzo Viviani commenta: “Il nome di Ugo De Carolis al vertice di Anas è del tutto inappropriato e irricevibile. De Carolis è stato manager di fiducia del gruppo Atlantia durante la gestione di Giovanni Castellucci, ex amministratore delegato di Autostrade per l’Italia. Una nomina che rappresenterebbe una grave mancanza di rispetto nei confronti dei genovesi e dei liguri. Il nostro Paese ha un serbatoio di manager importante da cui pescare, il ministro Giovannini chiarisca subito la posizione del Mims”.
“Ritengo sia opportuno un chiarimento in merito alla vociferata nomina di Ugo De Carolis al vertice di Anas, un manager legato a doppio filo con il gruppo Atlantia durante la gestione di Castellucci che non sarebbe in alcun modo appropriato. Auspico una smentita di queste voci da parte del ministro Giovannini”. Lo dichiara in una nota la senatrice ligure della Lega, Stefania Pucciarelli.
Anche il senatore Francesco Bruzzone dice la sua: “Il futuro e la sfida della ripartenza delle grandi realtà infrastrutturali strategiche di questo Paese come Anas, passano anche da nomine dei vertici inattaccabili, specchiate nel loro passato ed affidabili nel loro futuro, tutto il contrario cioè di una ipotetica designazione di Ugo De Carolis alla testa di Anas. La scelta di chi dovrà risollevare un colosso come Anas non può rispondere a logiche che esulano dall’adeguatezza dei candidati e delle loro storie professionali: ne va del futuro della nostra economia e delle scelte fondamentali che il Paese dovrà compiere”.
“No alla nomina di Ugo De Carolis al vertice di Anas. La città di Genova ha sofferto e pagato un altissimo prezzo anche in conseguenza di managerialità inadatte ed impresentabili. Il ministro Giovannini fughi ogni dubbio e fermi l’ennesima poltrona occupata da personaggi legati indissolubilmente all’era Castellucci, ad Atlantia, a quegli ambienti imprenditoriali coinvolti nella drammatica ferita del Ponte Morandi”, commnta il senatore della Lega Paolo Ripamonti.
Sul tema anche la senatrice del Gruppo Misto Elena Botto (ex M5s). “Mi auguro che la notizia della nomina di Ugo De Carolis ai vertici di Anas sia smentita al più presto. Più fonti lo indicano come il prossimo amministratore delegato della società pubblica delle strade. Stiamo assistendo a una vera e propria restaurazione. E quel che è peggio, chi avrebbe deciso questa nomina sta assestando uno schiaffo ai genovesi, ai liguri e alle famiglie delle vittime del crollo del Morandi. Il ministro delle Infrastrutture Giovannini e il Governo Draghi smentiscano: anche la sola idea che l’ex manager di fiducia del gruppo Atlantia ricopra qualsivoglia ruolo nelle società pubbliche è semplicemente irricevibile”.
Una situazione simile era stata stoppata dalla Cassazione, come ricordava ieri Il Secolo XIX: bocciata la richiesta di Paolo Strazzullo, ex dirigente Aspi, di tornare al lavoro in una società che cura la sicurezza del traforo del Monte Bianco. Strazzullo è indagato per il crollo del ponte Morandi e per lo scandalo delle barriere antirumore pericolose e fatte rimuovere in queste settimane.