Genova. La sfortuna imperversa sulla cremagliera di Granarolo, lo storico impianto che collega il centro di Genova al caratteristico borgo sulle alture servendo molte abitazioni raggiungibili altrimenti solo a piedi. Il tratto inferiore tra Principe e via Bari, chiuso da tutta l’estate, rimarrà fuori servizio fino ai primi di ottobre. Colpa di ulteriori complicazioni emerse durante i lavori di manutenzione straordinaria sulla linea aerea e sull’armamento ferroviario.
“Nel mese di agosto sono emerse maggiori complessità” e “tali criticità comportano uno slittamento del termine dei lavori”, si legge sul cartello apposto in stazione. Come spiegano fonti dell’azienda, durante gli interventi è emersa la necessità di sostituire alcuni componenti, in particolare 14 mensole di supporto della rete aerea e 4 tralicci di sospensione. Trattandosi di un impianto quasi unico in Italia, i pezzi non vengono prodotti in serie e vanno perciò fabbricati ogni volta in maniera quasi artigianale. La difficoltà da parte delle aziende di trovare materie prime ha fatto il resto. Ed ecco perché i tempi sono destinati ad allungarsi tanto.
Nelle prossime settimane bisognerà anzitutto sostituire altre traversine dopo quelle già cambiate durante l’estate: anche queste vanno costruite ad hoc perché hanno una misura non standardizzata. Poi si passerà agli interventi extra sulla rete aerea. E alla fine di tutto, probabilmente ai primi di ottobre anche se c’è la speranza di concludere prima, l’impianto potrà tornare interamente in servizio. Il ritardo intanto si accumula, visto che inizialmente l’azienda prevedeva di riaprire la tratta in manutenzione già a fine luglio.
Per tutta la durata dei lavori la cremagliera rimarrà attiva tra via Bari e Granarolo (dove la linea è stata ammodernata di recente). Resta in servizio il bus sostitutivo G1 col nuovo percorso: in direzione Granarolo, partendo da via Fanti d’Italia, percorre piazza Dinegro, largo San Francesco da Paola, via Napoli e via Bianco. Verso Principe passa da via San Marino, via Bologna, quindi nuovamente Dinegro e via Fanti d’Italia.nto meglio