Rete criminale

Con finta residenza in Svizzera esportati 21 milioni in paradisi fiscali: 9 denunce a Sestri Levante

La Guardia di Finanza è risalita anche all'evasione fiscale da 2,8 milioni di euro

guardia di finanza finanzieri fiamme gialle auto

Sestri Levante. Gli uomini della Guardia di Finanza di Riva Trigoso ha ultimato una complessa operazione di polizia economico-finanziaria, che ha portato alla scoperta di un’evasione fiscale di oltre 2,8 milioni di euro perpetrata soprattutto mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, al sequestro preventivo – disposto dalla Procura della Repubblica di Genova – di 3 immobili nel comune di Sestri Levante per un valore di 800 mila euro e al disvelamento di un ingente flusso di denaro dirottato in gran parte in paesi off shore ed alla denuncia di 9 persone a vario titolo.

Al centro dell’operazione un soggetto italiano fittiziamente residente in Svizzera ed iscritto all’AIRE (l’anagrafe degli italiani all’estero) del comune di Sestri Levante, segnalato alla Procura della Repubblica di Genova per dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di fatture false, occultamento e distruzione di documenti contabili, riciclaggio e truffa.

Dall’indagine, è emerso come questi avesse il centro degli interessi economici e familiari nel golfo del Tigullio e non nel territorio elvetico, detenendo peraltro molteplici cointeressenze e rappresentanze in numerose società, sia nazionali che estere. Alcune di queste erano state create ad hoc allo scopo di evadere il fisco ed ostacolare il tracciamento di ingenti flussi di denaro che venivano affidati al principale indagato anche da parte di numerosi soggetti italiani, per poi confluire in conti correnti esteri, siti in parte in paesi off shore.

I finanzieri, esaminando la copiosa documentazione informatica trovata al fittizio residente elvetico, hanno infatti identificato 157 persone domiciliate in varie regioni italiane (la cui posizione è ora al vaglio), che avrebbero effettuato – tramite un’abusiva attività finanziaria del medesimo e delle società e persone a lui collegate – ingenti esportazioni di capitali e di investimenti all’estero per un totale di circa 21 milioni di euro. In tale contesto, parte di tali “investimenti” è stata anche oggetto di truffa, ove mediante artifizi e raggiri da parte del principale indagato – e di altri due complici – gran parte o tutto il capitale veniva sottratto ai clienti, ai quali i primi tempi venivano corrisposte somme di denaro a titolo di interessi, per rendere credibile l’investimento; successivamente nulla veniva più corrisposto, né restituito il capitale.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.