Genova. Sono arrivati ieri sera a Genova, trasferiti con un pullman da Roma, i primi 8 profughi afghani per cui la Regione ha offerto possibilità di accoglienza. A ospitarli per il momento è una struttura messa a disposizione dalla protezione civile, l’istituto Santa Dorotea di Albaro, Rsa riconvertita già un anno fa in albergo Covid usato soprattutto per i marittimi delle compagnie di navigazione, dove trascorreranno i restanti cinque giorni di quarantena.
Si tratta anche in questo caso di famiglie con bambini e fanno sempre parte del contingente di 206 profughi assegnati alla Liguria tra i collaboratori della missione di pace italiana. Trascorso il periodo di isolamento anti-Covid saranno poi indirizzati all’accoglienza vera e propria attraverso la rete Sia (ex Sprar) che ha già individuato una ventina di posti immediatamente disponibili al seminario arcivescovile del Righi. Ma ancora non è chiaro dove saranno trasferiti i nuclei attualmente collocati in Albaro.
Per ora la maggior parte degli afghani resta ospitata al soggiorno militare dell’esercito di Sanremo, dove è la Croce Rossa a prestare assistenza. Come racconta Riviera24.it, la gara di solidarietà va avanti a ritmo serrato: sono costanti la chiamate da parte di tanti cittadini che vogliono dare il loro contributo.
Giorno dopo giorno si aggiorna l’elenco dei beni di prima necessità di cui c’è bisogno. Al momento è richiesto abbigliamento da uomo e donna, con particolare attenzione per l’intimo e i pigiami. Poi ciabatte infradito per grandi e per i bambini. Ancora, serve detersivo per i panni: i rifugiati hanno dimostrato grande voglia di conservare le proprie usanze, a partire dal riutilizzo dell’abbigliamento caratteristico afgano che avevano indosso all’arrivo in Italia. Per maggiori informazioni rivolgersi al centralino 0184 505050 della Croce Rossa, comitato di Sanremo.
Del resto anche Sanremo sarà una località di passaggio, finalizzata solo alla quarantena. Al seminario del Righi sono circa 70 i posti attivabili in prospettiva e anche in questo caso la gara di solidarietà è già partita con diversi privati che hanno messo a disposizione soprattutto lettini per i bambini. Ma, come ha ricordato la Curia, “le donazioni economiche restano al momento l’espressione più appropriata e duttile per farsi prossimi a queste famiglie nel primo periodo e chi volesse rendersi partecipe può donare tramite i conti correnti di Caritas Diocesana o direttamente sul sito www.caritasgenova.it, con la causale Accoglienza Afghanistan 2021”.
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