Mensa con carta

Alla mensa del terminal Psa solo con il green pass, i sindacati attaccano: “E’ discriminatorio”

Il sindacati chiedono unitariamente di ritirare il provvedimento. L'Usb: "In caso contrario pronti alla protesta"

psa porto di pra' container genova

Genova. Da oggi alla mensa del porto di Pra’ si mangia seduti al tavolo solo con il green pass. Dopo la faq comparsa sul sito del governo che equipara le mense aziendali ai ristoranti al chiuso la direzione del Psa di Pra’ con una nota ha chiarito che da oggi il gestore della mensa dovrà chiedere la certificazione verde ai portuali che vorranno sedersi a consumare il pasto. Chi ne è sprovvisto potrà ritirare un sacchetto con il pasto in confezioni termosaldate.

Ma la decisione del Psa non piace ai sindacati che in queste settimane stanno chiedendo al Governo chiarimenti e precisazioni affermando che i luoghi di lavoro non possono essere equiparati ai ristoranti.

Sul Psa in particolare ad affondare è per primo il sindacato Usb: “Riteniamo che con questo provvedimento si discrimino i lavoratori impedendo in modo assolutamente ingiustificato ad alcuni di loro di esercitare un proprio diritto”.

“Riteniamo inoltre che l’applicazione di questo provvedimento investa aspetti estremamente delicati e assolutamente non chiari quali la titolarità e le modalità di eventuali controlli e la rilevazione e gestione di dati sensibili da parte dell’azenda” prosegue la nota.

Il sindacato chiede quindi l’immediato ritiro del provvedimento aziendale. “In assenza di riscontri tempestivi – dice l’Usb in un comunicato – metteremo in campo ogni iniziativa utile a contrastare la decisione di Psa”.

Poco dopo anche Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti si accodano al sindacato di base nella critica al provvedimento giuricato “illogico” e chiedendo che siano ripristinate le condizioni di piena fruibilità della mensa da parte di tutti i lavoratori.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.