Richiesta al governo

Variante Delta e nuove restrizioni, Toti: “Chiusure irricevibili, l’Rt si calcoli in base alla pressione ospedaliera”

Il commento sulle ipotesi di ritorno alle zone gialle

giovanni toti treno

Genova.”Chiederemo al Governo di cambiare i parametri per calcolare la circolazione del Coronavirus nel nostro Paese: alla luce della nuova situazione che si è venuta a creare e considerato che gran parte della popolazione sta aderendo alla campagna vaccinale, non ha più senso calcolare l’Rt in base ai contagi ma dovremmo attenerci ai dati della pressione ospedaliera, quindi calcolare i parametri di rischio in base ad un Rt ospedaliero“.

A dirlo il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, commentando le ipotesi di ritorno a restrizioni per rispondere alla ripresa dei contagi: preoccupa l’incremento dei contagi nell’ultima settimana, dovuto soprattutto alla diffusione della variante Delta, con alcune regioni che rischiano di abbandonare la fascia bianca e passare di nuovo in zona gialla. I vari governatori si stanno quindi muovendo per evitare un ritorno a restrizioni più rigide, soprattutto considerando che l’incremento dei nuovi casi non sta influenzando le ospedalizzazioni. Nasce da qui la richiesta del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, che propone di calcolare l’Rt in base alla pressione ospedaliera, per scongiurare di nuovo gli stop and go dei mesi scorsi.

“Le ipotesi di nuove chiusure con il ritorno a zone gialle nel Paese ad oggi risulterebbe francamente irricevibile – evidenzia Toti – Molte delle nostre aziende ospedaliere e sanitarie sono ormai covid free con i pazienti ricoverati nei reparti covid in continua diminuzione, mentre rimane estremamente elevata la nostra capacità di tracciamento e di pari passo aumentano di giorno in giorno il numero di cittadini vaccinati. Questa è la strada che dobbiamo continuare a percorrere insieme con il massimo impegno possibile, sapendo che la maggior parte delle persone nelle fasce più a rischio è stata immunizzata, come dimostrano l’azzeramento dei decessi e il progressivo svuotamento dei reparti covid”.

“Per questo – aggiunge – chiederemo al governo di garantire l’arrivo tempestivo dei vaccini, senza ipotizzare nuove chiusure di cui il paese, dai singoli cittadini alle nostre imprese, dai nostri porti al comparto turistico, non ha certamente bisogno e che oggi non sarebbero sostenibili. La Liguria e l’Italia vogliono e devono ripartire e bisogna fare ogni sforzo perché questa ripartenza sia duratura in tutti i settori, senza ulteriori stop and go“.

Intanto, dopo il successo delle scorse settimane, giovedì in Liguria partirà una nuova open night: “Quello che ci aspetta è l’ultimo miglio della campagna vaccinale, forse il più difficile, per convincere a vaccinarsi anche gli scettici o gli indecisi – sottolinea il governatore ligure – insieme possiamo farcela, con il supporto e il sostegno anche dei medici di medicina generale, dei pediatri e dei farmacisti. La Liguria è pronta e lo ha dimostrato, con gli open day e le open night o con l’accordo per la reciprocità vaccinale siglato con il Piemonte. In questo modo riusciremo a convivere con il Covid, azzerando ricoveri e decessi e consentendo al Paese di cogliere le opportunità che, a partire dal Pnrr, si concretizzeranno nelle prossime settimane”, conclude.

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