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Vaccino, anche Moderna per gli adolescenti: in Liguria oltre il 27% ha almeno la prima dose

Via libera dell'Aifa dopo l'ok dell'Ema. La nostra regione è sotto la media nazionale ma le prenotazioni sono in crescita. Si valuta l'obbligo anche per gli studenti

vaccino covid coronavirus ragazza

Genova. Da oggi agli adolescenti con almeno 12 anni compiuti potrà essere somministrato non solo il vaccino Pfizer, ma anche quello prodotto da Moderna. La commissione tecnico-scientifica di Aifa ha infatti approvato l’estensione di indicazione di utilizzo del vaccino Spikevax tra i 12 e i 17 anni, accogliendo pienamente il parere espresso dall’agenzia europea Ema. Secondo la commissione “i dati disponibili dimostrano l’efficacia e la sicurezza del vaccino anche per i soggetti compresi in questa fascia di età”.

In Liguria, secondo i dati del ministero della Salute aggiornati in tempo reale, il 27,5% degli adolescenti nella fascia 12-19 anni (che comprende quindi anche l’ultimo anno delle scuole superiori) ha ricevuto almeno la prima dose mentre il 13,23% è stato completamente immunizzato. Il dato è lievemente inferiore alla media nazionale (29,62%) anche se la platea stimata nella nostra regione è di circa 104mila ragazzi, molto ridotta rispetto al totale della popolazione.

Numeri che nelle prossime settimane dovrebbero subire una decisa accelerazione: il 26 luglio sono state aperte le prenotazioni per la nuova linea di vaccinazioni dedicata ai minorenni all’hub vaccinale di San Benigno che aveva fatto registrare 2mila adesioni in una giornata. I primi ragazzi saranno vaccinati l’8 agosto. La platea potenziale, secondo la Regione, è di circa 35mila persone nella sola Asl3, con l’obiettivo di vaccinarle tutte nel giro di un mese. Ad oggi sono complessivamente 23.747 i minorenni prenotati in Liguria.

L’approvazione del vaccino Moderna “è una ottima notizia e un’opportunità in più – ha commentato l’infettivologo genovese Matteo Bassetti, primario del San Martino, all’agenzia Adnkronos – Il vaccino per la fascia 10-12 anni può mettere in sicurezza le scuole medie”, mentre per quanto riguarda le vaccinazioni per i ragazzi più grandi “sono piccoli uomini e non ci sono sicuramente problemi. Il vaccino è autorizzato, i miei figli sono l’hanno fatto. Sarà lo strumento per ritornare in presenza a scuola“.

E a proposito di scuola, dopo la presa di posizione dei presidi liguri sull’obbligo vaccinale per gli insegnanti, l’associazione nazionale lo valuta anche per gli studenti. “Oltre al personale scolastico, serve anche l’obbligo di vaccino per gli studenti che possono farlo”, ha detto il presidente dell’Anp, Antonello Giannelli rimarcando la necessità di “valutare tutte le possibilità riguardo alle alternative per i non vaccinati” e qualora “questi ultimi dovessero essere una percentuale significativa, una delle alternative potrebbe essere la Dad ma vorremmo capire come fare per evitare disparità di trattamento”. L’obiettivo, ha aggiunto oggi Gianelli, è vaccinare il 60% degli studenti tra i 12 e i 19 anni.

Intanto l’americana Fda ha sollecitato Pfizer e Moderna a sviluppare un vaccino anche per i bambini. “Sarà un bene avere un vaccino anti-Covid a disposizione per tutte le fasce d’età, da 0 a 100 anni, quindi anche per i bambini – ha detto ancora Bassetti all’Adnkronos -. Poi sull’opportunità di usarlo si valuterà. Ma ci sono, purtroppo, alcune categorie di bambini immunodepressi, malati oncologici o chi ha il sistema immunitario che non funziona bene, se questi piccoli dovessero prendere il Covid potrebbe essere un problema e avere un vaccino a disposizione può invece aiutarli. Bene vengano quindi gli studi che sono in corso e anche la sollecitazione dell’Fda alle aziende per ampliare gli studi così da garantire una maggiore sicurezza”.

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