Specialità

“Un monumento al biscotto del Lagaccio”, la proposta presentata da due consiglieri di municipio

Vincenzo Palomba e Luca Curtaz vogliono ricordare come il prodotto dolciario nacque nell'omonimo quartiere a metà del 1600

Generico luglio 2021

Genova. Arriva da due consiglieri municipali del Centro Est di Linea Condivisa, il movimento politico del consigliere regionale Gianni Pastorino, la proposta per dare il giusto rilievo a una delle specialità dolciarie cittadine.

E’ targata Palomba/Curtaz, e ha come oggetto il quartiere del Lagaccio: i consiglieri hanno presentato una mozione per omaggiare il biscotto della salute, nato in questo glorioso e vituperato quartiere , a due passi dalla stazione di Principe, con una targa (nell’impegnativa iniziale si chiedeva un monumento) nel punto preciso dove circa quattro secoli fa nacque questa peculiarità gastronomica conosciuta in tutto il mondo.

“Bisogna tenere conto” – spiega Vincenzo Palomba consigliere del Centro Est per Linea Condivisa-” che la storia del “Lagaccio” è strettamente legata alla sottostante Villa del Principe, –altra perla turistica compresa nel nostro municipio-, e al bacino artificiale voluto dalla famiglia Doria per rifornire d’acqua la sontuosa fontana di Nettuno, i mulini del palazzo e la flotta”

“Proprio in uno stabilimento di panificazione nel 1652 – continua Palomba-” si iniziò a fare questo particolare biscotto che prese il nome di Biscotto del Lagaccio” e a tutt’oggi prodotto e riconosciuto con questo nome.

“Volevamo che fosse riconosciuta la paternità storica di qualcosa di buono in un quartiere troppo spesso ricordato per questioni spiacevoli –precisa il consigliere di Linea Condivisa- “per questo l’idea di un monumento, al momento congelata, che possa suscitare maggior curiosità turistica intorno alla zona e un maggior indotto agli esercenti panificatori della zona, anche perché nella mozione è previsto un bollino di riconoscimento”qui si produce il vero biscotto del Lagaccio. Per il momento ci accontenteremo della targa”

“Poiché il territorio è ricco dal punto di vista delle specialità enogastronomiche, allargando il ragionamento,-chiosa Vincenzo Palomba-” si potrebbe proporre la costruzione di piccoli monumenti dedicati a specialità culinarie con un passaporto per il turista in cui mettere il timbro per ogni monumento visitato sullo stile delle Big Bench collocate un po’ ovunque in Italia, un modo forse bizzarro, ma creativo e originale per attirare e coinvolgere il turista”

Linea Condivisa lancia quindi la sua proposta turistica partendo proprio dal Lagaccio e da una targa, in attesa di una piccola statua al glorioso e conosciutissimo prodotto.

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