Genova. Sì al green pass anche per accedere ai luoghi di lavoro, se la percentuale di vaccinati non sarà sufficiente. Lo dice il presidente della Liguria Giovanni Toti, fin dall’inizio tra i più favorevoli all’uso estensivo del certificato verde per spingere le vaccinazioni ed evitare nuove chiusure.
“La mia posizione è pragmatica – ha spiegato Toti a margine di un evento a palazzo Ducale -. In Liguria si stanno vaccinando in tanti, credo che arriveremo presto all’immunità di gregge perché molte persone, anche tra i più giovani nelle ultime giornate, stanno rispondendo all’appello, fatto ieri anche dal presidente Mattarella, con una certa solerzia. Dopodiché, se non raggiungeremo soddisfacenti percentuali di copertura, come ha detto ieri Mattarella vaccinarsi è un dovere civico e come tale ritengo che vada protetto e tutelato in ogni modo: pertanto, se dovessimo averne la necessità, non avrei scrupolo a chiedere il green pass per ogni luogo di questo Paese, trasporto, lavoro e scuola”.
Nel frattempo il Pd nei giorni scorsi ha presentato un ordine del giorno durante la seduta di bilancio del Consiglio regionale per proporre l’accesso obbligatorio all’aula con green pass. Una mossa studiata per mettere in difficoltà la maggioranza e in particolare Fratelli d’Italia e Lega, che a differenza di Toti non hanno mai guardato di buon occhio al certificato obbligatorio.
“Spero che tutti i consiglieri abbiano il green pass in tasca perché hanno un’età come me piuttosto avanzata, quindi spero per la loro salute che si siano voluti vaccinare e ne abbiano avuto la possibilità – risponde Toti in merito -. Dopodiché, con buona pace del Pd, temo che il Consiglio regionale, così come la giunta, non abbia competenze sulla libertà individuale e sulle prestazioni sanitarie dei singoli. Quindi, da un punto di vista logico e ideale ho chiesto il green pass per tutti, figuriamoci se non sono d’accordo che ci sia in consiglio regionale. Da un punto di vista pratico mi sembra una perdita di tempo per il Consiglio regionale.