Previsioni

Serie A, il sottosegretario Costa sulla ripartenza: “Sì al pubblico negli stadi”

"Ma almeno inizialmente la capienza non sarà al 100%. Fondamentale sarà l'andamento della campagna vaccinale"

genova stadio Marassi

Liguria. Spalti vuoti, o meglio occupati solo dagli addetti ai lavori, è questo lo scenario a cui siamo stati abituati durante la pandemia. Anche se nella finale di Coppa Italia e durante Euro 2020, gli stadi si sono rianimati di tifosi, cori e striscioni, facendoci respirare di nuovo un po’ di normalità. E da agosto le cose non dovrebbero cambiare.

Secondo quanto dichiarato dal sottosegretario alla salute, Andrea Costa, al fischio d’inizio della Serie A dovrebbero assistere anche i fortunati che troveranno il biglietto. Sì, perché gli stadi riapriranno al pubblico (probabilmente solo ai tifosi in possesso del green pass), ma la capienza sarà ridotta.

“Credo che sicuramente possiamo affermare che ci sarà la ripresa del campionato con il pubblico in presenza, con una percentuale inferiore al 100 %, almeno in una fase iniziale“, ha dichiarato Costa questa mattina al programma “24 Mattino”, in onda su Radio24.

Il sottosegretario alla salute, però, rimane prudente sottolineando quanto fondamentale sia l’andamento della campagna vaccinale: più saranno i vaccinati, più aumenteranno le possibilità di un ritorno sugli spalti della Serie A e molto probabilmente anche del calcio dilettantistico.

“Oggi parlare di stadi mi sembra prematuro – ha detto – dobbiamo valutare quello che sarà l’andamento delle prossime settimane. Il dato positivo è che ad oggi 26 milioni di concittadini si sono vaccinati e siamo arrivati al 48 % della popolazione. Siamo in un momento in cui gli italiani si stanno ancora vaccinando, e questo potrà modificare in positivo il quadro, perché se aumenterà il numero dei vaccinati, ovviamente la situazione non potrà che migliorare”.

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