Genova. Il tam tam era rimbalzato da un capo all’altro della via, nei giorni scorsi: giovedì mattina, alle 7, l’appuntamento che si erano dati i residenti di Salita degli Angeli, alcuni dei quali riuniti in comitato, sarebbe stato all’innesto della creuza con via San Fermo per “salvare i bidoni della spazzatura”.
Sì perché, nei giorni scorsi, sui muri della mattonata erano apparsi numerosi cartelli, affissi da Amiu, che avvertivano come dal 1 luglio, appunto, i contenitori dei rifiuti a metà della strada, sarebbero stati spostati in fondo, in piazza Di Negro.
Ma questa mattina, quando avrebbe dovuto svolgersi il presidio di protesta – c’era chi pensava di incatenare i contenitori, chi di fare, almeno, un po’ di rumore – i bidoni erano già stati rimossi. Evidentemente la voce è arrivata ad Amiu e al Comune. In salita degli Angeli, solo qualche persona a portare il cane a spasso, e un operaio della partecipata dei rifiuti per “controllare la situazione”.
Il punto è: cosa succede adesso? La rimozione dei contenitori dei rifiuti dalle strade pedonali e dalla creuze è stata portata avanti negli ultimi mesi da Amiu in diversi quartieri cittadini. Alla fine di marzo la stessa situazione si era vissuta a Quezzi, in via Del Molinetto.
Il trasporto dei bidoni a mano, come avveniva anche in salita degli Angeli – dove i mezzi Amiu difficilmente possono arrivare, specialmente con la pioggia quando la mattonata diventa sdrucciolevole – non è più considerato a norma in base alle linee guida del piano di revisione delle raccolte rifiuti e il disciplinare tecnico di Città Metropolitana.
Questo però mette in difficoltà, nel caso della creuza di San Teodoro, i due addetti di una cooperativa che da anni si occupavano di trasportare i bidoncini dalla via ai punti ritiro rifiuti raggiungibili dagli ecocompattatori.
Ogni giorno Sandrino e il suo collega con pazienza e dedizione facevano avanti e indietro e, se c’era necessità, davano anche una mano a qualche anziano carico della spesa. La speranza è che la cooperativa trovi loro un’altra occupazione, anche più adeguata di quella precedente, e che la burocrazia non lasci a casa due persone in difficoltà.
Sembra essere sfumata al momento l’ipotesi di creare un ecopunto in un locale del Comune, annunciata in consiglio comunale dall’assessore all’Ambiente Matteo Campora. Nel frattempo resta il problema per tutte quelle persone che abitando a metà di Salita degli Angeli, in particolare anziani o a ridotta mobilità, saranno costrette a trasportare i propri rifiuti in salita o in discesa per diverse centinaia di metri.
Su una strada dissestata – i lavori iniziati da Iren oltre tre anni fa non si sono mai conclusi, con buona pace delle indicazioni della sovrintendenza – e in un quartiere in cui ancora una volta le promesse non sono state mantenute. “Eppure paghiamo la Tari come tutti gli altri”, qualcuno ha scritto sui cartelli lasciati da Amiu.