Genova. Una rissa, finita a spintoni e bottigliate tra lo stupore dei passanti e degli avventori dei locali, ha movimentato ancora una volta un tranquillo pomeriggio di Borgo Incrociati, il piccolo quartiere dietro Brignole che da tempo sta lottando per trasformarsi in uno dei più freschi e vivaci angoli culturali della città.
Un episodio di cronaca, per fortuna senza gravi conseguenze, che però ha aggiunto un’altra goccia al vaso in realtà già straboccato della pazienza dei residenti e commercianti del posto, che da anni chiedono all’amministrazione civica e alle autorità una maggiore presenza “vera” per alimentare il circolo virtuoso della riqualificazione fatta di locali che aprono, iniziative aperte al pubblico, cultura e artigianato.
Tutto è successo in pochi minuti: dalla piazza davanti all’accesso della metro, due o forse tre persone, probabilmente dopo aver alzato un po’ il gomito, hanno iniziato a discutere, arrivando in pochi minuti alle mani. E mentre si strattonavano e spintonavano sono arrivati tra i tavoli e le botteghe del borgo, arrivando ad afferrare alcuni oggetti presi qua e là per scagliarseli contro.
Qualche minuto di Far West, e poi il fuggi fuggi per evitare l’arrivo delle forze dell’ordine prontamente chiamate dai commercianti. Forze dell’ordine che però sono arrivate quando l’ordine era giù ‘tornato’ da solo: “E’ stato un episodio limite, per fortuna non si è fatto male nessuno, ma noi siamo stufi e arrabbiati – raccontano Carolina e Francesco, titolari del Librificio del Borgo e da mesi in prima linea nell’arginare il degrado – abbiamo fatto denuncia, ma ci sentiamo abbandonati”. E non sono gli unici: il piccolo borgo, un vero e proprio scrigno la cui riqualificazione, valuta e finanziata dal Municipio Bassa Val Bisagno, fu ultimata nel 2017, con il completo rifacimento della pavimentazione e della gestione delle acque nere e bianche, ha visto un piccolo e proprio ‘rinascimento’, con l’arrivo di nuove attività che si sono affiancate alle botteghe storiche, ai tanti antiquari che da sempre caratterizzano la zona, alle trattorie. Ma che oggi devono fare i conti con la “distanza” delle istituzioni..
Una rinascita quindi che rischia di essere frenata dal mancato presidio territoriale “ma anche da scelte forse non proprio azzeccate, come l’apertura dei distributori h24 che squalificano la zona – spiegano i gestori del Librificio – siamo un piccolo centro storico che però viene trattato come una periferia“. Con la riqualificazione del vecchio edificio delle poste da parte di Iren si spera possa arrivare una nuova stagione per quest’area così strategica e delicata della città, attraversata ogni giorno da migliaia di genovesi, ma che nonostante ciò sembra essere dimenticata dalla politica.