Rapallo. Il sindaco di Rapallo Carlo Bagnasco è stato interrogato dal pm Valentina Grosso nell’ambito dell’inchiesta, che lo vede indagato insieme ad altre tre persone, sul malore che aveva colpito due anni fa un ragazzo in vacanza rimasto folgorato toccando un impianto elettrico mentre usciva dall’acqua dopo un bagno.
Con il sindaco erano stati indagati l’assessore Arduino Maini, un funzionario e il dirigente di una ditta che ha realizzato l’impianto elettrico sotto accusa. “Siamo stati noi a richiedere due anni fa l’incidente probatorio per accertare subito, nel pieno contraddittorio di tutte le parti e in via definitiva, sia i fatti che le eventuali responsabilità” sottolinea l’avvocato Mario David Mascia, che assiste il sindaco di Rapallo e l’ex assessore ai Lavori pubblici Maini.
“Ora che è stata formalizzata la contestazione di una posizione di garanzia, in base al Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, abbiamo deciso di depositare una memoria difensiva e produrre documentazione a comprova della totale estraneità del sindaco, sia in fatto che in diritto, e abbiamo anche richiesto il dissequestro del Castello di Rapallo, per restituirlo finalmente ai cittadini e ai turisti”.
Il ragazzo quel giorno aveva rischiato la vita sulla spiaggia dell’Antico Castello, simbolo del borgo ligure. Era uscito dal mare e si era appoggiato a un tubo rimanendo folgorato avevano riferito i testimoni che lo avevano soccorso. Andato in arresto cardiaco, era stato salvato anche grazie a un defibrillatore situato nei pressi del monumento.