Il coordinamento

Morti sospette dopo il vaccino, le inchieste saranno coordinate da Eurojust

A Genova avevano destato clamore i casi della diciottenne Camilla Canepa e quello dell'insegnante di 32 anni Francesca Tuscano

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Genova. Le inchieste sulle morti anomale dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca verranno coordinate da Eurojust, l’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale.

I magistrati liguri, così come quelli delle altre procure italiane ed europee, metteranno a disposizione gli elementi raccolti in questi mesi di indagini. Il coordinamento è necessario “per capire l’estensione del fenomeno e i vari provvedimenti giudiziari adottati”, conferma il procuratore capo di Genova facente funzioni Francesco Pinto.

A Genova sono stati due i casi che hanno suscitato maggiore clamore: quello di Camilla Canepa, la ragazza di 18 anni morta a giugno 10 giorni dopo avere partecipato a un open day del vaccino anglo-svedese, e quello di Francesca Tuscano, l’insegnante di 32 anni stroncata ad aprile anche lei da una trombosi.

Sotto la lente dei pm del pool sanità erano finiti anche i casi di tre anziani, tra i 70 e gli 80, a cui erano stati somministrati AstraZeneca e Pfizer. A occuparsi delle autopsie sono il medico legale Luca Tajana e l’ematologo Franco Piovella che dovranno capire se vi sia una correlazione tra le morti e il siero.

Per Camilla, però, potrebbero esserci stati degli errori da parte dei medici dell’ospedale di Lavagna. La ragazza, infatti, si era presentata in ospedale il tre giugno con un forte mal di testa, fotosensibilità e piastrinopenia. Le era stata fatta una tac senza contrasto ed era stata dimessa il giorno dopo. Il cinque era stata ricoverata di nuovo ma le sue condizioni erano apparse da subito drammatiche. Trasferita all’ospedale San Martino era stata sottoposta a un doppio intervento per rimuovere i trombi e ridurre la pressione cranica ma dopo alcuni giorni per la studentessa era stata dichiarata la morte cerebrale e i suoi organi erano stati donati

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