Tensione

Marassi, detenuto dà fuoco al materasso della cella: due agenti della penitenziaria intossicati

Pagani (Uilpa): "Carcere troppo importante per essere affidato in reggenza"

Carcere Marassi

Genova. Alle 21 di ieri nel carcere di Marassi un detenuto ha appiccato il fuoco al materasso della cella. L’uomo, che aveva già manifestato intenti violenti, è stato estratto vivo da due agenti della polizia penitenziaria che tuttavia sono rimasti intossicati. A dare la notizia il sindacato di polizia Ulpa Penitenziari Fabio Pagani

“I fatti di Santa Maria Capua Vetere non hanno sortito alcun effetto e non è sufficiente il ripristino dei sistemi di videosorveglianza che pure chiediamo da tempo insieme all’indispensabile dotazione di body-cam, specie in assenza di un protocollo che ne regolamenti l’impiego e la possibilità di accesso, impedendone manomissioni e utilizzi impropri – dice Servono riforme complessive che reingegnerizzino il sistema d’esecuzione penale, rifondino l’amministrazione penitenziaria e ridisegnino l’architettura del Corpo di Polizia Penitenziaria”.

“Per quanto riguarda Marassi – aggiunge Pagani – viene da chiedersi se questa continua escalation di violenze non sia da investigare anche in via amministrativa. Al di la delle condizioni oggettivamente critiche, forse è giunto il momento di valutare bene e in profondità la gestione dell’istituto , troppo importante per essere affidato in reggenza”.

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