Cambio in corsa

Lauro: “Il Pnrr ignora il settore marittimo, la Regione si attivi presso il governo”

Nella sua forma finale il Pnrr non contiene più gli stanziamenti destinati al settore marittimo

lilli lauro

Liguria. “Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si inserisce all’interno del programma Next Generation Eu e prevede un pacchetto da 750 miliardi di euro per combattere gli effetti economici negativi che la pandemia ha generato – afferma Lilli Lauro, consigliera di Cambiamo! in Regione Liguria – i soldi, in questa fase, non mancheranno e andranno utilizzati con raziocinio per rilanciare le tante attività e i tanti settori in difficoltà nel nostro paese, ma noi da liguri non possiamo fare a meno di pensare al nostro scalo portuale che ha bisogno di risorse per continuare la fase di rilancio che aveva intrapreso con il nuovo corso inaugurato da questa giunta regionale”.

“Dobbiamo considerare, inoltre, che il piano italiano prevede investimenti pari a 191,5 miliardi di euro, ai quali vanno aggiunti ulteriori 30,6 miliardi di euro approvati con lo scostamento del 15 aprile, per un totale di 222,1 miliardi di euro – dice la consigliera arancione – ma non possiamo fare a meno di notare che il governo, durante la prima stesura del Pnrr, avesse stanziato 3 miliardi di euro che avrebbero dovuto essere destinati alla realizzazione di interventi di sviluppo infrastrutturale, come la nuova diga foranea di Genova, e per il rinnovo delle flotte navali, come traghetti, bettoline a Gnl e altri mezzi costieri”.

“Nella sua forma finale, purtroppo, il Pnrr non contiene più questi stanziamenti destinati al settore marittimo – evidenzia la coordinatrice metropolitana di Cambiamo! – ed è per questo che abbiamo chiesto, tramite un ordine del giorno, alla giunta regionale della Liguria di attivarsi presso il governo centrale, e nelle sedi opportune come la Conferenza Stato-Regioni, per fare sì che le risorse necessarie vengano garantite per rilanciare il traffico marittimo di tutta Italia e in particolare del nostro porto che, per numeri e servizi, è il primo scalo del nostro Paese e uno dei più importanti del Mediterraneo”.

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