Genova. “Fino a esaurimento scorte“. Un po’ come le promozioni con cui le grandi catene si sbarazzano degli avanzi di magazzino per far posto ai nuovi prodotti. Era abbastanza scontato che diventasse questo il destino del vaccino AstraZeneca, il più controverso, il più temuto, il più vituperato da quando è partita la campagna di immunizzazione contro il Covid. Fatto sta che adesso non solo non lo prenota più nessuno, ma le sue consegne in Liguria risultano bloccate da quasi un mese.
I numeri, tratti dai bollettini quotidiani sull’emergenza Covid compilati da Alisa, parlano da soli: nell’ultima settimana sono state inoculate 77.877 dosi in Liguria, di cui 59.427 Pfizer/Moderna, la maggior parte, e 18.450 AstraZeneca e Johnson & Johnson (queste ultime rappresentano una percentuale minima), cioè il 23% del totale.
Andando ancora più nel dettaglio, sulle vaccinazioni a vettore virale scopriamo che in realtà 17.780 sono stati i richiami (numero comprensivo delle monodosi Janssen), cioè il 93%, mentre le prime dosi sono state solo 670, vale a dire 95 al giorno in tutta la Liguria. Una cifra completamente irrilevante. Sproporzione che è molto meno evidente sui vaccini a mRna: le seconde dosi somministrate in una settimana sono 39.080 (quasi il 66% del totale) ma le prime dosi sono ben 20.347. Si può dire che in Liguria ogni 30 prime dosi Pfizer e Moderna viene inoculata una dose AstraZeneca.
I motivi sono ben noti. I limiti d’età continuamente ritoccati in un senso o nell’altro, le prime morti sospette fino alla sospensione da parte dell’Aifa, quindi il via libera dell’Ema, le nuove aperture degli enti regolatori, gli open day delle Regioni per gli over 18 e la tragica morte di Camilla Canepa diventata un caso nazionale, quindi la decisione di riservare AstraZeneca agli over 60 e di prevedere il richiamo con dose eterologa sotto i 60 anni.
Nonostante il presidente Toti se lo sia fatto somministrare a favore di telecamera, la liberalizzazione di Pfizer e Moderna su tutte le fasce d’età, la diversa tempistica dei richiami a ridosso delle vacanze estive e gli open day Pfizer hanno fatto il resto. Di fatto oggi il vaccino si può scegliere come al supermercato e il siero anglo-svedese è diventato uno di quei prodotti offerti a prezzo dimezzato perché vicini alla scadenza.
Come conferma Alisa, le ultime consegne di AstraZeneca in Liguria risalgono alla settimana 28 giugno-4 luglio quando furono consegnate 56.800 dosi di Vaxzevria, oltre a 5.200 dosi del siero di Johnson & Johnson. A livello centrale c’è la disponibilità a fornire altre secondo le necessità, ma al momento le scorte sono più che sufficienti e non si pone il problema di gestire le eccedenze. D’altra parte al momento risultano ancora più di 200mila persone vaccinate con AstraZeneca in attesa del richiamo, quindi è probabile che nuove consegne si rendano necessarie per garantire le seconde dosi.