Posizione

Il sottosegretario Costa: “L’obbligo vaccinale per insegnanti è un’opzione sul tavolo, sarei favorevole”

"Con questi parametri io credo si possa scongiurare un ritorno in lockdown"

docente scuola covid

Genova. L’obbligo vaccinale per il personale scolastico è “un’opzione sul tavolo e io, per quanto mi riguarda, sarei favorevole”. Lo dice il sottosegretario alla Salute, il ligure Andrea Costa, durante il sopralluogo all’open night della Fiera col presidente Giovanni Toti.

“Il Governo ha tracciato una strada molto chiara. Il commissario Figliuolo ha firmato una lettera ieri in cui si chiede alle Regioni di far arrivare entro il 20 agosto i dati del personale scolastico non vaccinato. Noi ci auguriamo di usare i giorni che mancano per fare un’opera di sensibilizzazione e far comprendere a questi concittadini quanto è importante la loro vaccinazione per garantire la ripresa dell’anno scolastico in presenza”. Ma “se a quella data il problema dovesse ancora persistere”, a quel punto si potrebbe valutare l’obbligo.

“Parliamo di categorie che devono garantire un servizio in presenza ai nostri ragazzi, non possiamo più permetterci di sottrarre loro ulteriore tempo nella consapevolezza che la scuola non è solamente un percorso di apprendimento ma anche un percorso di vita e formativo, e in alcuni casi la scuola è inclusione sociale – aggiunge Costa -. Non possiamo mancare l’obiettivo di riprendere l’anno scolastico in presenza. Condizione imprescindibile è che il personale docente sia vaccinato. Poi è importante vaccinare anche i più giovani, perché è vero che possono non avere conseguenze gravi, ma se continuano a contagiarsi il virus continua a girare, e se il virus circola si possono generare nuove varianti. È questo il motivo per cui è importante che siano vaccinati anche i più giovani”.

Costa, d’altra parte, esclude l’ipotesi di nuove chiusure estese: “Con questi parametri io credo si possa scongiurare un ritorno in lockdown e credo che, contestualmente, l’introduzione del green pass sia un elemento che, tutto sommato, può scongiurare questo scenario”.

“Credo che oggi il governo abbia preso una decisione importante che traccia un percorso diverso rispetto al passato: finalmente abbiamo rivisto quelli che saranno i criteri che determineranno il passaggio delle regioni in colorazioni diverse, quindi non più importanza esclusiva al numero dei contagi, ma agli ospedalizzati e all’occupazione di posti letto nei nostri ospedali – ha ricordato Costa -. Chi dice che il green pass è uno strumento che limita la libertà credo che non colga l’essenza di questo provvedimento. Garantisce le libertà e, mentre stiamo parlando, 40 milioni di cittadini sono già in possesso del green pass, quindi significa che possono continuare a fare già ciò che stanno facendo con delle possibilità in più: nel momento in cui abbiamo  introdotto il green pass per cinema, teatri, abbiamo contestualmente aumentato le capienze”, ha concluso.

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