Punti di vista

Il Regno Unito abolisce mascherine e distanziamento, Bassetti: “Dovremmo guardare a loro”

L'infettivologo genovese: "Loro con 50mila contagi tolgono le restrizioni, noi pensiamo di metterne altre..."

johnson e bassetti

Santa Margherita Ligure. “Abbiamo tanto criticato Boris Johnson per l’immunità di gregge, ma credo che il lavoro degli inglesi sulle vaccinazioni e sulla pandemia sia stato egregio. Anche noi dovremmo guardare a quello che hanno fatto“. Lo ha detto l’infettivologo Matteo Bassetti, primario del San Martino di Genova, parlando al Forum Liguria 2030 di The European House – Ambrosetti all’ex abbazia della Cervara di Santa Margherita Ligure.

Il premier inglese ha formalizzato l’intenzione di procedere dal 19 luglio alla tappa definitiva dell’uscita dell’Inghilterra delle restrizioni del lockdown anti Covid, con la riapertura dei locali notturni, l’allentamento delle limitazioni sugli eventi collettivi, ma anche la fine dell’uso obbligatorio della mascherina nei locali pubblici al chiuso e del distanziamento sociale. Il premier britannico si è detto fiducioso di poter escludere ulteriori rinvii dopo quello del 21 giugno malgrado l’aumento dei contagi causati dalla variante Delta – che continuerà, ha avvertito – grazie al contenimento dei vaccini su ricoveri e decessi.

JONHSON: “AVREMO ALTRI MORTI, MA DOBBIAMO FARLO ORA”

“Se lo ha fatto lo ha fatto a ragion veduta – commenta Bassetti -. Probabilmente è sicuro che un aumento dei contagi non voglia dire un aumento dei ricoveri e dei decessi, quindi ha detto una cosa ragionevole: se non apriamo in estate, con le scuole chiuse e il clima che aiuta anche in Inghilterra, non riapriamo più. Togliere le misure restrittive anche al chiuso è un rischio ragionato. Loro con 50mila contagi tolgono le restrizioni, noi pensiamo di metterne ulteriori. Vediamo”.

Il Regno Unito allinea nelle ultime 24 ore altri 27.334 contagi di coronavirus (circa mille meno del picco giornaliero della settimana scorsa) causati dalla variante Delta (ex indiana). Lo certificano, su quasi 1,3 milioni di tamponi, i dati diffusi oggi dal governo, che tuttavia confermano al momento l’effetto positivo delle vaccinazioni nel contenimento dell’impatto sui ricoveri (seppur in aumento) e soprattutto dei decessi quotidiani: fermi a non più di 9, contro i 15 di ieri.

In Italia invece, ha affermato il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro in un’intervista al Corriere della Sera, “l’incidenza dei casi è ferma a 9 su 100 mila abitanti. L’auspicio è che si possa scendere ancora, ma i dati al momento mostrano che la discesa si è fermata. La scommessa è mantenerci su numeri più bassi possibile che ci garantiscano di poter tracciare i casi positivi”.

“Da noi – ha detto ancora il presidente dell’Istituto superiore di sanità – l’obbligo dell’uso della mascherina all’aperto è stato allentato, ma anche in una fase di circolazione contenuta del virus come l’attuale resta fondamentale mantenere l’attenzione nelle situazioni a rischio, vale a dire quando ci ritroviamo nella folla o in situazioni che non consentono il distanziamento. Non bisogna stancarsi di ricordarlo. Stanno emergendo nuove varianti che come abbiamo visto sono capaci di conquistare il campo con grande rapidità”.

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