Entusiasmo

Genova prepara il Salone Nautico della ripartenza: nuova super-banchina e 14% di spazi in più

Le incognite sulla pandemia non frenano le aspettative sulla kermesse. Toti: "Sarà il segno di una nuova epoca che si sta aprendo"

Genova. Una nuova banchina larga 17 metri che, grazie all’abbattimento del “muro di passeggiata”, congiungerà direttamente il padiglione blu Jean Nouvel col margine sud della nuova darsena nautica, in attesa di completare il Waterfront di Levante entro il 2023: è la principale novità del 61esimo Salone Nautico in programma a Genova dal 16 al 21 settembre, edizione che arriva in un momento di grande ottimismo per il settore e che, dopo l’apertura dell’anno scorso all’inizio della seconda ondata, non teme le incertezze legate alla pandemia. Si accederà solo col green pass, come prevedono già le norme governative, ma non è ancora chiaro se saranno comunque limitati gli accessi.

“Nessuna edizione è mai stata uguale alle precedenti perché il Salone si adatta al contesto e finora ha dimostrato di essere graniticamente resiliente – spiega Carla De Maria, presidente de I Saloni Nautici -. C’è un mercato che definire euforico è un eufemismo e tutte le metriche ci fanno pensare che almeno per altri due anni sarà così. Abbiamo una reputazione altissima, gli espositori italiani possono programmare con tranquillità sapendo che hanno pochi rischi. Il Waterfront cambierà il paradigma dell’organizzazione del Salone, sarà il packaging più grande e imponente per la presentazione del nostro prodotto”.

Gli spazi espositivi, come illustra il direttore commerciale Alessandro Campagna, saranno aumentati del 14% rispetto alla scorsa edizione, con nuove aperture visuali e ulteriori spazi in banchina per una piattaforma complessiva di 200mila metri quadrati, oltre mille imbarcazioni e quasi mille brand in mostra. Anche la superficie disponibile in acqua aumento del 19% aumenta con il completamento di una nuova darsena ormeggi per le imbarcazioni fino a 15 metri, insieme all’utilizzo di nuovi pontili nelle altre darsene. Per quanto riguarda i superyacht ci saranno tutti i 5 top builder a livello internazionale.

La biglietteria sarà installata alle spalle della tensostruttura, mentre il perimetro del cantiere sarà rivestito con un wall che racconterà il progetto. Il padiglione blu sarà dedicato come sempre ai fuoribordo e all’accessoristica. Inoltre, ha riferito il presidente dell’Autorità portuale Paolo Emilio Signorini, dovrebbero essere recuperati già per questa edizione 400 nuovi parcheggi nell’area a Ponente della Fiera.

La nuova banchina sarà la nostra Croisette – commenta il presidente di Confindustria Nautica Saverio Cecchi riferendosi alla nota passeggiata di Cannes, il cui salone è in competizione con Genova -. Non esiste alcun salone nautico al mondo che si presenta con queste caratteristiche, e non siamo ancora nel 2023. Noi avremo il salone più bello del mondo“.

“Il Salone ha ricadute enormi sulla nostra città: sono state stimate in 250 euro per ogni visitatore, ma è poco – ricorda il sindaco Marco Bucci -. Il nome di Genova va in giro per il mondo è questo è quello che conta. Genova diventerà la capitale della nautica, abbiamo un progetto importante e ci stiamo riuscendo, non potremmo arrivare a questo risultato senza il Salone”.

C’è ottimismo anche per i numeri del settore. “Nel 2021 oltre il 70% delle aziende ha affermato di avere un trend in crescita tra il 10% e il 20% – spiega Marina Stella, direttrice generale di Confindustria Nautica -. Il 24% ha un trend inferiore al 10% e solo il 3% indica una decrescita. Le aziende che esportano sono più resilienti rispetto alla crisi dell’economia mondiale, è come dire che la nautica ha prevalso sulla pandemia”.

“È il secondo anno che affrontiamo il Salone Nautico con coraggio – aggiunge il presidente ligure Giovanni Toti -. Chi oggi va alla Fieratroverà piazzale con decine ruspe al lavoro. Sembra una Berlino post muro, è il segno di un’altra epoca che si sta aprendo. Il Paese è ripartito, gli indicatori danno numeri straordinari, abbiamo il dovere di proteggerli tutti: dietro uno yacht non c’è solo la felicità di chi può permetterselo ma anche il lavoro di chi lo costruisce. Questa edizione sarà lo sprint, lo scatto di una nuova epoca di crescita che speriamo duri alcuni anni”.

Dunque nessun timore per l’incognita Covid, anche se qualche preoccupazione arriva sul fronte dei cantieri autostradali. “Abbiamo contatti costanti con Autostrade, tutte le settimane c’è un tavolo per ridurre al minimo i disagi tenendo presenti che i lavori vanno fatti – ribadisce Toti -. Quella sarà senz’altro una delle settimane che tenderemo a proteggere di più dai cantieri più impattanti”.

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