Emergenza

Genova più fresca della Lapponia: il clima impazzito allarma l’Onu

Temperature che sono sopra la media stagionale anche di 15 gradi: "Arretramento degli obiettivi prefissati per contenere i cambiamenti climaci

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Genova. Utsjoki potrebbe essere una parola che non dice nulla ai più, ma di fatto è uno dei nomi che in questo ore sta mettendo in allarme l‘intera comunità scientifica mondiale: Utsjoki, infatti, è il nome di una cittadina finlandese, poco più che un villaggio, situato nel profondo nord, nel cuore della Lapponia, e che in questi giorni sta registrando temperature da record. Tanto da record da mettere paura.

Paura per una situazione senza precedenti: in questi giorni sono state toccate punte di oltre 30 gradi, più che a Genova dove ci siamo fermati a 27-28 gradi, per un’estate che così calda non la si documentava dal 1844. Rovaniemi, una delle città forse più note della Lapponia, simbolicamente scelta come sede per Babbo Natale, da una settimana viaggia con temperature medie quasi raddoppiate rispetto alla stagione normale, e nei prossimi giorni è attesa da una nuova vampata “africana”.

Dopo il Canada, quindi tocca alla Scandinavia finire sotto la morsa di un caldo anomalo, che confermerebbe i dati sui cambiamenti climatici in corso. In Norvegia, si sono toccate punte di 34 gradi, come in Sicilia, oltre 33 gradi in Finlandia. A Banak, nell’estremo Nord della Norvegia si sono toccati i 34,3 gradi centigradi, la temperatura più alta mai registrata a queste latitudini. Valori prossimi o superiori ai 30 gradi si segnalano in tutta la parte settentrionale della penisola scandinava. Si tratta di valori superiori alla media del periodo di 10/15 gradi, praticamente il doppio.

Il rallentamento della produzione mondiale dovuto alla pandemia, quindi, sembra aver fatto ben poco rispetto a dei meccanismi già avviati: “Le concentrazioni dei principali gas serra hanno continuato ad aumentare, mentre la temperatura media globale è stata di circa 1,2°C al di sopra dei livelli preindustriali, pericolosamente vicina al limite di 1,5°C stabilito dall’Accordo di Parigi”. A sottolinearlo è l’Onu, in un rapporto ufficiale diffuso nelle scorse ore, indicando l’arretramento del percorso di raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. E mettendo in guardia, se ce ne fosse bisogno, su quello che potrebbe derivarne.

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