Fumata bianca

Ex Ilva, firmato l’accordo sulla cassa: più ore lavorate fino al 26 settembre. L’rsu: “Ma i problemi non sono finiti”

Dopo giorni di sciopero e tensioni raggiunta un'intesa migliorativa per arrivare alla fine dell'estate. Palombo: "Restiamo vigili e agguerriti"

corteo 25 giugno ex ilva

Genova. Difficile parlare di soddisfazione di fronte all’incertezza e ai problemi che si trascinano da mesi quando non da anni, ma la firma dell’accordo sulla cassa integrazione arrivata oggi dopo l’ennesima giornata tra protesta è tensioni è un tassello importante che potrebbe – il condizionale è d’obbligo – essere sintomatico anche di un cambio di atteggiamento della stessa azienda visto che arriva a 24 ore dal nuovo cda in cui sono finalmente entrati anche i rappresentanti indicati dal Governo.

L’accordo prevede che per le prossime 8 settimane di cassa Covid a tutti i lavoratori saranno garantite 10 giorni di lavoro effettivi esclusi ferie e permessi con un miglioramento rispetto agli accordi precedenti che prevedevano la garanzia di 10 giorni retribuiti al mese. I lavoratori in cassa al giorno scendono complessivamente da 250 a 220, quindi con un miglioramento rispetto alla prima proposta dell’azienda e, per quanto riguarda il 17 lavoratori che sono stati messi in liberà ieri la stessa viene trasformata in cassa integrazione, consentendo di coprire i contributi mancanti. Domani mattina davanti ai cancelli si terrà un’assemblea dei lavoratori per illustrare i contenuti dell’accordo.

“Se sono soddisfatto dell’accordo? Non lo sono – dice il coordinatore dell’rsu armando Palombo – perché i problemi permangono a partire dalla mancata manutenzione all’interno dello stabilimento, tanto che stamattina è venuta la Asl a fare un’ispezione nei reparti del ciclo latta, ma è vero che grazie alle nostre lotte, che hanno coinciso anche con il cambio di cda i cui membri non sono tutti nominati da Mittal abbiamo ripristinato una sorta di normalità per arrivare a fine estate e attendere il nuovo piano industriale. Nel frattempo restiamo vigili e agguerriti”.

“Ieri si è insediato il nuovo consiglio di amministrazione – aggiunge il segretario genovese della Fiom Stefano Bonazzi – rileviamo un cambio di atteggiamento da parte dell’azienda anche se i problemi non sono risolti con questo accordo”. “Oggi c’è stato un clima diverso da parte dell’azienda – conferma il segretario della Fim Cisl Cristian Venzano – e’stato importante aver portato a casa un accordo migliorativo sulla cassa integrazione ma siamo appena all’inizio di un percorso”. “Ci sono ancora troppi nodi da sciogliere” dice Antonio Apa della Uilm, che come gli altri ha sottoscritto l’accordo.

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