Genova. E’ iniziato stamani nello stabilimento Acciaierie d’Italia di Genova lo sciopero di un’ora articolato sui vari reparti che proseguirà sino al 29 luglio contro l’uso spregiudicato da parte dell’azienda della cassa integrazione covid.
“A fronte di un mercato dell’acciaio in netta ascesa – dicono in una nota il segretario della Fiom Stefano Bonazzi e il coordinatore dell’Rsu Armando Palombo – l’azienda continua a mantenere i propri dipendenti in cassa integrazione con grave danno per le famiglie e per la produzione. A questo si aggiunge una situazione sulla sicurezza diventata ormai esplosiva.”
Domenica è caduto un rotolo di acciaio del peso di diverse tonnellate, ed è il terzo episodio simile accaduto nell’ultimo mese. Sempre a causa della scarsa manutenzione, nella serata di ieri nel reparto stagnatura si è sviluppato un principio di incendio sui rulli della stagnatura elettrolitica non adeguatamente manutenuti e puliti: la scintilla è caduta ai bordi dei rulli sporchi di grasso in quanto si risparmia anche sulle pulizie e da lì si sono sviluppate le fiamme che sono state subito spente. Incidente analogo questa mattina nel reparto zincatura dove solo l’intervento degli operai ha scongiurato il peggio.
£Tutti questi episodi sono puntualmente segnalati dai delegati alla
sicurezza alla Asl di competenza e naturalmente all’Azienda che continua
ad essere sorda alle richieste di intervento dei lavoratori e del sindacato – spiegano Bonazzi e Palombo – E’ una situazione insostenibile sulla quale è necessario intervenire senza perdere altro tempo”.
Questa mattina è cominciato lo sciopero con il presidio al varco merci nonostante le minacce dell’azienda di mettere in libertà i lavoratori:”Se l’azienda che ancora ieri sera non ha risposto alle nostre richieste di specificare come lo sciopero metterebbe a rischio sicurezza alcuni reparti deciderà di proseguire questa forzatura vedremo come rispondere” ha spiegato Palombo in assemblea chiarendo che “la messa in libertà non è un licenziamento ma una sorta di sospensione senza stipendio per la durata dello sciopero”.
La rsu resta compatta su tutte le decisioni che vengono prese in queste ore, compresa quella di andare avanti con lo sciopero: “Se arriveranno a tanto potremo per esempio attivare una cassa di solidarietà per coprire il reddito mancante – aggiunge – ma è evidente che in quel caso chiameremo qui i rappresentanti di politica e istituzioni per esprimersi sull’atteggiamento dell’azienda”.
Intanto per domani mattina dalle 7 alle 8 l’rsu ha convocato un’assemblea davanti ai cancelli per fare il punto della situazione