Genova. Mancano oramai poche ore alla attesissima finale di Euro 2020 che vedrà contendersi il titolo di campione d’Europa le nazionali di Italia e Inghilterra. Tutti col fiato sospeso dalle 21, quindi, ma non solo per il match: salgono infatti in queste ore le preoccupazioni per la gestione dell’ordine pubblico, soprattutto in caso di vittoria, tanto che di fatto tutte le grandi città del paese hanno blindato piazze e zone a rischio
Occhi puntati sui possibili assembramenti, visti con preoccupazione per via della ascesa, per ora contenuta, della variante Delta del Covid-19, che in queste settimane di rallentamento della campagna vaccinale rischia di complicare la road map per l’uscita dall’emergenza sanitaria. L’obiettivo dichiarato da giorni è quello di scongiurare bombe epidemiologiche dovute a eccessi di entusiasmo collettivo. L’ultimo appello – in tv – è arrivato dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, per la quale siamo nell’ultima fase della pandemia ed “è necessario che l’Italia riparta, riparta davvero, ma questo dipende anche dai nostri comportamenti soggettivi”.
A Genova i due maxi schermi previsti dal Comune, uno a De Ferrari e l’altro al Porto Antico, saranno a numero chiuso e con accesso ‘riservato’ ai possessore di green pass o di un tampone negativo: gli ingressi saranno consentiti a partire dalle ore 19.30, la Polizia locale del Comune di Genova effettuerà i controlli agli accessi. La Protezione civile, attraverso i volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri, distribuirà anche cartine delle aree con le vie di fuga in caso di necessità. In tutto saranno circa 60 le persone coinvolte nell’assistenza alla popolazione. Il Comune di Genova ha previsto anche l’utilizzo di un servizio di sicurezza privato. Saranno operative due squadre di Vigili del Fuoco, 4 servizi di ambulanza per il Porto Antico e 4 per piazza De Ferrari. In entrambe le aree sono previste anche 3 squadre di sanitari del 118 a piedi.
Ma a preoccupare è ovviamente il dopo, soprattutto in caso di vittoria: per questo motivo dalle 20 alle 6 di lunedì 12 luglio, in tutta la città è stato previsto divieto di detenzione finalizzata al consumo immediato e il consumo di alcolici in area pubblica o aperta al pubblico diverse dai pubblici esercizi,divieto di detenzione e uso di ogni tipo di artificio pirotecnico in area pubblica o aperta al pubblico e il divieto di detenzione finalizzata al consumo immediato di bevande di qualsiasi genere in contenitori di vetro e alluminio in area pubblica diversa dai locali pubblici.
Anche la circolazione in centro sarà fortemente regolamentata, con divieti in tutta l’area di piazza De Ferrari di fatto ‘zona rossa’, come anche piazza Dante, dove nel post semifinale centinaia di persone si sono riversate per festeggiare la vittoria.
Provvedimenti simili sono stati presi in tutte le grandi città italiane, da Roma a Milano, da Torino a Napoli: nelle grande città d’arte saranno addirittura transennati i monumenti, come le fontane della capitale, per evitare eccessi che possano mettere in pericolo il patrimonio artistico. Il capoluogo lombardo, però, ha optato per evitare il maxi schermo: “Per prudenza non vogliamo creare assembramenti – ha detto il sindaco di Milano Sala – e vigileremo sul post partita”. Un post partita che tutti sperano che sia di festa, ma non troppo.