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Edilizia, +1700 lavoratori in un anno dopo marzo 2020, Cisl: “Tornare al pre Covid è possibile”

Ma per chiedere il rinnovo del contratto il comparto sciopera mercoledì 21 luglio

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Genova. Sorride finalmente l’edilizia genovese, nuova occupazione per quasi 1700 lavoratori (esattamente 1639). Infatti i dati della Cassa Edile di Genova spiegano come dal 1 ottobre 2019 al 30 marzo 2020 i lavoratori dichiarati fossero 7989, nel giro di dodici mesi sono saliti a 9628. Nello stesso periodo incremento importante della massa salari passata da 45.744.259 euro a 56.355.488 euro.

“Siamo soddisfatti – spiega Andrea Tafaria, segretario generale Filca Cisl Liguria – la ripresa è costante nel nostro settore e crediamo che si possa arrivare a livelli ancora più importanti. Tante opere stanno per partire a Genova e la rigenerazione urbana col piano caruggi può dare un’altra spinta significativa. E poi l’edilizia scolastica, quest’estate le nostre professionalità daranno un contributo prezioso.”

Il sindacato sottolinea anche l’importanza del rilancio degli enti bilaterali per puntare sempre di più sulla formazione per le persone attive nel settore, i disoccupati ma anche per favorire l’ingresso di giovani per qualificarli sempre di più verso un’edilizia sostenibile che è il futuro del comparto.

“Ed è uno dei motivi insieme al rinnovo del contratto integrativo che ci hanno spinto allo sciopero in programma mercoledì: l’edilizia genovese può tornare ai livelli di occupazione pre covid e crediamo che si possa raggiungere anche quelli prima della crisi del 2008 e da parte di Ance ci aspettiamo risposte concrete per fare questo cammino insieme, sarebbe un peccato perdere una simile occasione”.

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