Genova. L’eurodeputata e capo delegazione del M5S a Bruxelles Tiziana Beghin ha depositato un’interrogazione per chiedere alla Commissione europea se la Diga Perfigli, il tanto discusso progetto per la messa in sicurezza del tratto finale del fiume Entella a Lavagna, sia compatibile con la direttive europee.
Secondo Tiziana Beghinla, infatti, la costruzione del muraglione di 1,5 chilometri potrebbe essere in contrasto con la direttiva europea “alluvioni” 2007/60/CE, recepita anche dall’ordinamento italiano: questa legg, infatti,e dispone la realizzazione prioritaria di interventi “non strutturali”, come la pulizia dell’alveo fluviale o la rimozione degli ostacoli alla foce, ordinando solo secondariamente l’attuazione d’interventi strutturali come muraglioni o dighe.
“Il progetto è stato formulato prima dell’applicazione della direttiva, basandosi su dati e parametri oggi superati”, dichiara l’eurodeputata Beghin. Che poi continua: “In particolare, prima di costruire una struttura così impattante per il territorio, per giunta in un tratto poco soggetto a esondazioni, sarebbe necessario lavorare sulla parte a monte realizzando opere non invasive come la pulizia dell’alveo fluviale e degli affluenti. Bisogna poi attuare questi interventi anche alla foce del fiume, dove il deflusso dell’acqua è ostacolato da depositi di sabbia, il cui dragaggio costituirebbe proprio un intervento prioritario a norma della legge vigente.”
“Schierarsi pro o contro la “Diga Perfigli” non può essere un contrasto politico, ma deve rimanere sul piano della convenienza per il bene della collettività. Da troppi anni se ne discute e molti ne hanno evidenziato le criticità, ma per alcuni quest’opera deve essere fatta a tutti i costi. Abbiamo chiesto all’europarlamentare Tiziana Beghin di verificare la conformità del progetto alle norme europee e in particolare al Piano Alluvioni, perché l’opera che sta per essere realizzata senza la preliminare realizzazione di interventi non strutturali (dragaggio alla foce e sistemazione dei canali di scolo) rischia di essere totalmente inutile se non persino più rischiosa”, dice in merito il consigliere comunale di Lavagna Daniele Di Martino.