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Coronavirus, in Liguria tasso di positività raddoppiato: “Ma la pressione sugli ospedali è nulla”

Da 0,2% a 0,4% nel giro di due settimane, ma gli ospedali continuano a svuotarsi. Gratarola: "Il problema non sono i contagi"

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Genova. Nel giro di due settimane in Liguria è raddoppiato il tasso di positività al coronavirus: da un livello di poco superiore allo 0,2% all’inizio di luglio si è passati allo 0,44% registrato ieri nell’ultimo bollettino dopo un picco dello 0,8% rilevato domenica. Numeri che confermano la stessa tendenza osservata a livello nazionale, anche se quelli della nostra regione sono in assoluto più bassi e più diluiti nel tempo.

I dati sono quelli dei bollettini emessi dalla Regione col flusso trasmesso al ministero della Salute. Lo scorso 29 giugno si registravano 17 nuovi casi su 6.447 test tra tamponi molecolari e antigenici rapidi. Il dato ha raggiunto due picchi minimi con un tasso di positività dello 0,13% il 3 luglio (7 positivi su 5.515 test) e il 6 luglio (ancora 7 positivi su 5.235 test), per poi risalire negli ultimi giorni fino ai 26 positivi registrati il 10-11 luglio (rispettivamente 0,47% e 0,8% il tasso di positività) e i 25 di ieri su 5.643 tamponi (0,44%).

Dunque l’inversione di tendenza c’è stata, come c’è stata a livello nazionale con un tasso di positività che è tornato a sfiorare l’1% dopo essere stato intorno a 0,5% una settimana fa. Tra le cause ipotizzate, oltre alla maggiore diffusione della variante Delta, anche gli assembramenti in occasione delle partite della Nazionale (non solo la finale: anche dopo Italia-Spagna era scoppiata la festa nelle piazze) e in generale il ritorno alla normalità con tutta l’Italia in zona bianca e la ripresa dei viaggi.

Generico luglio 2021

C’è però un dato che merita di essere sottolineato: mentre il grafico del tasso di positività mostra una chiara tendenza alla risalita, quello delle ospedalizzazioni è in costante discesa, se si eccettua il solo dato di ieri: dai 26 ricoverati del 30 giugno la Liguria è scesa fino ai 12 del 12 luglio per poi risalire a 17. Numeri in ogni caso bassissimi e del tutto ininfluenti sulla tenuta del sistema sanitario.

Generico luglio 2021

Al momento nei pronto soccorso non c’è alcun campanello d’allarme, come sottolinea Angelo Gratarola, responsabile del dipartimento regionale di emergenza-urgenza: “Gli accessi per Covid in questi giorni sono poca cosa, abbiamo avuto un caso dubbio a Sanremo ma poi si è scoperto che non era positivo. Per ora, pur avendo in Italia un po’ più di movimento, la pressione sugli ospedali è di fatto nulla ed è su questo aspetto che bisogna battersi. Tra coloro che accedono agli ospedali, molti non sono vaccinati. In un momento in cui molta popolazione è vaccinata quello che conta non è quanti contagi ci sono, ma quale pressione esercitano i contagi sugli ospedali“.

L’effetto dei festeggiamenti di domenica sera, secondo gli esperti, si vedrà compiutamente tra due settimane (ma probabilmente anche prima) e così anche eventuali casi gravi arriveranno negli ospedali solo nei prossimi giorni. Tuttavia non c’è preoccupazione: “Ci aspettiamo qualche unità, ma saranno numeri assolutamente contenuti – prosegue Gratarola -. Se la campagna vaccinale avrà fatto il suo effetto non vedremo significative variazioni”.

Ed è per questo motivo che il presidente Giovanni Toti, unendosi ad altri governatori, ha chiesto ancora un cambiamento dei parametri per l’eventuale “retrocessione” in zona gialla, ipotesi che inizia a farsi largo alla luce degli ultimi dati nazionali: non più il calcolo dell’Rt sui contagi ma l’introduzione di un Rt ospedaliero che tenga conto solo dei ricoveri, tenendo conto del fatto che la maggior parte dei nuovi positivi non presenta sintomi tali da richiedere un letto d’ospedale, risultato attribuito alla copertura vaccinale.

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